Emergenza idrica, in Alta Valle del Chiampo limitazioni nell’utilizzo dell’acqua

Emergenza idrica, dal 2 agosto in Alta Valle del Chiampo l’utilizzo dell’acqua dell’acquedotto sarà limitato agli usi essenziali 24 ore su 24 per evitare razionamenti

Per contrastare gli effetti dell’emergenza idrica che si sta aggravando a causa della mancanza di precipitazioni, dal 2 agosto nel territorio dei quattro Comuni dell’Alta Valle del Chiampo la limitazione dell’utilizzo dell’acqua potabile agli usi essenziali sarà esteso 24 ore 24 con un’ordinanza ad hoc firmata dai sindaci, con l’obiettivo di evitare i razionamenti necessari in caso la situazione si aggravasse ulteriormente.

La decisione è stata presa questa mattina in Comune ad Altissimo durante una riunione cui hanno partecipato i sindaci di Altissimo, Omar Loris Trevisan, di San Pietro Mussolino, Gabriele Tasso, di Nogarole Vicentino, Romina Bauce e il vice sindaco di Crespadoro, Manuel Consolaro insieme ai vertici di Acque del Chiampo: il presidente Renzo Marcigaglia, il vice presidente Guglielmo Dal Ceredo e il direttore generale, Andrea Chiorboli, con la presenza dei responsabili tecnici di Acque del Chiampo che si occupano delle criticità legate all’emergenza idrica.

“Ci siamo incontrati oggi tra colleghi sindaci dell’Alta Valle del Chiampo con Acque del Chiampo per valutare come gestire l’emergenza idrica che purtroppo è sempre più grave – ha commentato il sindaco di San Pietro Mussolino, Gabriele Tasso, a nome anche dei colleghi al termine della riunione -. Procederemo quindi con l’inasprimento dell’ordinanza estendendo alle 24 ore il divieto di utilizzo idrico per usi non necessari: sarà vietata l’irrigazione dei giardini e quella degli orti, il lavaggio delle auto e dei piazzali e il riempimento delle piscine private sia di giorno che di notte. Chiediamo ai cittadini uno sforzo ulteriore per non sprecare l’acqua che è il nostro bene più prezioso in assoluto e dobbiamo salvaguardarlo”.

“Acque del Chiampo in questa situazione molto impegnativa sta mettendo in campo tutte le proprie forze – ha detto il presidente di Acque del Chiampo, Renzo Marcigaglia -. Nonostante le grandi difficoltà, stiamo intervenendo a più livelli e incrementando i trasporti con le autobotti e siamo preparati a sostenere questo sforzo fino a settembre”.

Marcigaglia è intervenuto anche sul versante dei finanziamenti regionali per coprire i costi dell’emergenza: ad Acque del Chiampo sono stati assegnati quasi 600 mila euro per gli interventi per la messa in sicurezza e il ripristino delle sorgenti nelle frazioni di Crespadoro (200mila euro), per gli interventi strutturali di adeguamento della rete dell’acquedotto (123mila euro) e per il costo dei trasporti di acqua con le autobotti (200mila euro: previsione di spesa da marzo a fine agosto): ”La nostra priorità è garantire sempre il servizio di acquedotto a tutti, anche in Alta Valle. Trasportare l’acqua dove scarseggia per contrastare l’emergenza idrica costa, ma dobbiamo far fronte all’emergenza evitando disagi ai nostri utenti” ha concluso Marcigaglia.

L’estensione alle 24 ore della limitazione dell’uso sarà accompagnata anche dall’intensificazione dei controlli sul rispetto dell’ordinanza, pena l’erogazione di sanzioni. A tal fine i sindaci stanno preparando una lettera da inviare al prefetto di Vicenza per chiedere particolare attenzione da parte delle Forze dell’Ordine.

acquedelchiampospa.it

Incontro tra colleghi sindaci dell’Alta Valle del Chiampo con i dirigenti di Acque del Chiampo