Ger Elettronica, “L’evoluzione della specie”

GER ELETTRONICA di Montecchio Maggiore (Vicenza), nata come specialista di macchine misuratrici di superficie per pelli ed economizzatori di vernice per spruzzi, ha avviato un importante sistema dedicato alla transizione digitale della conceria

“Per la nostra realtà la novità di questa edizione della Fiera 2021 è quella che possiamo definire l’evoluzione della specie”. Con queste affermazioni, rilasciate durante il Salone Tanning Tech, ospitato in Fiera a Milano dal 22 al 24 settembre, Cesare Dal Monte, direttore generale della GER ELETTRONICA di Montecchio Maggiore (Vicenza), comune confinante con il distretto conciario di Arzignano, spiega la nuova strategia dell’azienda veneta. Nell’evento milanese, in quello che ha rappresentato il grande ritorno a livello internazionale dopo oltre un anno e mezzo (l’ultimo era stato proprio il Salone delle macchine nel febbraio 2020), lo stand della GER è risultato in assoluto uno dei più affollati e visitati proprio in virtù delle novità tecnologiche e dei sistemi innovativi che sono stati presentati.
“Tale evoluzione della specie – precisa Dal Monte – è legata al fatto che da azienda costruttrice di macchine misuratrici di superficie per pelli ed economizzatori di vernice spray control, la GER ELETTRONICA sta guidando la conceria nella necessaria transizione digitale. In tal senso abbiamo già sviluppato, con il nostro ufficio tecnico, dei sistemi di business intelligence, attraverso i quali andiamo a leggere tutte le caratteristiche fisiche della pelle e le trasferiamo su specifici software, da noi chiamati I.DATA e che sono riconducibili ad una schermata video, in cui si ha di fronte la situazione completa. Questo sistema, tecnologicamente molto avanzato, è stato riprodotto qui in Fiera ed è diventato, senza falsa modestia, una delle attrattive dell’intero salone: indubbiamente è un motivo di grande richiamo e interesse poter visualizzare un grande numero di dati, riguardanti un lotto o una singola pelle. In altre parole noi digitalizziamo e scannerizziamo la pelle, una specie di passaporto di dati da utilizzare nelle future lavorazioni. Abbiamo inoltre ideato un nuovo sistema per una tracciabilità totale della pelle, che abbiamo chiamato BE.TRACE ed è costituito da un hardware e da un software specifico che sono in grado di leggere una serie molto elevata di codici”.
Che cosa significa per voi la tracciabilità?
“Noi la vediamo in due modi diversi: la tracciabilità etica che è quella riconducibile alle necessarie numerose certificazioni, in altre parole significa marchiare la pelle per poter dire al cliente che tipo di vita e di percorso ha fatto quell’animale e tutte le sue caratteristiche. Un aspetto che al momento interessa solo marginalmente la conceria ma che sta diventando importante per il mondo dei consumatori. Se invece una conceria comincia a vivere la tracciabilità come un modo per controllare il proprio processo ecco che entriamo nella tracciabilità industriale, che è molto più sofisticata e che serve a capire in che modo si sta producendo. In questo caso specifico si andrà a tracciare specificamente il proprio processo produttivo in maniera molto semplice e rapida. Raccogliendo questi dati in un grande Database, dotato di una tecnologia evoluta, si ottengono una serie di informazioni che garantiscono non solo la tracciabilità ma anche la rintracciabilità. Assieme consentono di capire come ho prodotto la pelle e nel momento in cui arrivo in fondo quali gli eventuali errori che ho commesso, per poter successivamente migliorare il processo”.
Per GER ELETTRONICA tutto ciò rappresenta il futuro dell’industria del cuoio?
“In realtà è solamente l’inizio, visto che stiamo andando sempre più verso il mondo dei dati, più precisamente dei Big Data, intesa come “grandi masse di informazioni”. Quello che noi oggi stiamo creando è un sistema di sensori che leggono ed interpretano la pelle con l’ausilio di intelligenza artificiale, affiancati da dispositivi che consentono di fornire “nome e cognome” ad ogni singolo prodotto, per poi andare ad archiviarli su un potente Database. Infine tramite i software andiamo ad analizzare come effettivamente la conceria abbia operato: in questo modo si aiutano gli imprenditori, tra le altre cose, a ridurre l’impatto ambientale, ad essere più sostenibili e ad evitare di sprecare risorse inutilmente. In altre parole l’obiettivo finale è quello via via di creare un sistema sempre più performante”.
Ci può spiegare come funziona il sistema BE.TRACE?
“Il sistema può essere inserito nel flusso produttivo nelle diverse posizioni in cui il cliente necessita di identificare il codice della pelle. Siccome nel mondo della conceria, allo stato attuale, non esiste un unico sistema di codifica, abbiamo creato un sistema flessibile che può “leggere” diverse tipologie di codice, grazie all’utilizzo di un algoritmo di visione artificiale. Il sistema può passare dall’una altra tecnologia connettendole nel database, in modo da mantenere la tracciatura del codice originale. A fianco del sistema di tracciatura abbiamo sviluppato I.DATA che è un software con tecnologia di Business Intelligence. Grazie all’utilizzo dei sensori dislocati lungo il flusso produttivo che generano dati “letti” sulla pelle, I.DATA è in grado di visualizzare ogni singola pelle analizzando come questa sia stata lavorata lungo il flusso produttivo. Questo software è molto utile nella fase di post-produzione per l’ottimizzazione del processo.”
Che tipo di esempio avete presentato in Fiera a Milano?
“Quello di una partita composta da 88 pelli, sicuramente un buon quantitativo: al termine della misurazione dell’intero lotto 47 pelli rientravano nello spessore richiesto, 32 avevano uno spessore leggermente più sottile, rispettivamente altre 6 e 3 pelli facevano parte di altri “range” di spessori un po’ fuori norma, il tutto visualizzato in maniera intuitiva grazie a diverse colorazioni. Grazie al modulo BE.TRACE, che verrà fatto specificatamente per ogni singolo cliente, si potrà disporre del Database relativo alla pelle in wet-blue, a quella in crust e alla pelle finita, quindi l’intero processo, dall’inizio alla fine”.
Che bilancio è possibile fare a livello economico per la GER ELETTRONICA?
“La pandemia sanitaria continua a condizionare l’economia e gli scambi commerciali soprattutto in ambito internazionale. A livello di mercato quest’anno l’Italia è cresciuta, l’Industria 4.0 sta indubbiamente pompando il settore, i segni sono evidenti: la nostra quota italiana sul fatturato totale è passata dal 25-27% al 35-37%, quindi un 33% di crescita sul mercato interno. Per quanto riguarda gli scenari mondiali in questo momento sta mancando molto il Far East, anche per il fatto di non poter viaggiare per proporre i prodotti in Cina e nel resto del continente asiatico. Si sta un po’ muovendo, per quanto ci riguarda, il mercato Nord Europeo, ma gli scenari internazionali rimangono incerti in vista del 2022”.

www.gerelettronica.com

Cesare Dal Monte