Officine di Cartigliano, tra mercato, sostenibilità e valori

OFFICINE DI CARTIGLIANO è leader mondiale nella progettazione e produzione impianti innovativi di essiccazione a bassa temperature per diversi materiali

Mercato, sostenibilità e valori. Possono essere riassunte con queste tre parole le sfide principali che attendono nel 2023 e negli anni successivi OFFICINE DI CARTIGLIANO, da oltre 60 anni leader internazionale nella progettazione e produzione di impianti innovativi di essiccazione a bassa temperature per diversi materiali e con differenti modalità di asciugatura. Come tutto il mondo dell’industria,anche quella vicentina sta soffrendo la crisi di un periodo caratterizzato da fenomeni extra-economici di grande portata come la pandemia sanitaria, la guerra in Ucraina, ma soprattutto, nel corso del 2022, hanno influito negativamente altri fenomeni, come gli aumenti, in molti casi spropositati, del prezzo delle materie prime e i costi dell’energia elettrica, cause principali della crescita dell’inflazione, arrivata anche alla doppia cifra.
Di tutto ciò abbiamo parlato, ad inizio marzo, con Antonio “Toni” Polato, Presidente di OFFICINE DI CARTIGLIANO, e con Vera Vangelista, direttore commerciale, che con la tradizionale schiettezza, competenza e conoscenza, hanno tracciato un quadro della situazione, analizzando le difficoltà attuali ma anche anticipando le strategie, che hanno come obiettivo garantire la ripresa nel settore conciario e la capacità di individuare nuovi settori dove lanciare i prodotti della gamma.
“Nella seconda metà di febbraio – le parole del Presidente Polato – sono stato all’estero per un po’ di giorni, in particolare negli Stati Uniti e in Messico. In quest’ultimo Paese nella nostra conceria produciamo 28 mila pelli alla settimana destinate all’automotive, è sicuramente un numero considerevole. Visto così è un dato incoraggiante, in realtà il settore legato al mercato delle auto rimane “ingessato”: attualmente se vuoi un modello con determinate caratteristiche devi aspettare almeno 1 anno, mentre sul “pronto consegna” trovi interni con componenti in plastica o cose simili. La situazione del mercato è abbastanza evidente: il costo della pelle rimane contenuto ma manca la domanda, questo è il principale problema per il settore conciario”.
Cosa ci può dire della situazione economica nel Far East e in Cina?
“Contemporaneamente alla mia trasferta nel continente americano alcuni nostri tecnici sono andati in Vietnam, India e Giappone. In India la situazione è ancora di stallo, le concerie di questo paese utilizzano impianti molto grandi e costosi e al momento rimandano gli acquisti ma ci sono prospettive interessanti, il governo prevede che questo anno si supereranno i 6 miliardi di export. Per quanto riguarda la Cina l’intero mondo economico attende il ritorno, che tuttavia ritengo non sarà più quello dell’era pre-Covid. Anche nel settore automotive la frenata della Cina, mercato capace di garantire numeri ingenti, sta pesando, gli ultimi report che arrivano da Pechino parlano di un trend in continuo calo e una flessione del 7% in questo inizio d’anno. Sicuramente stanno pagando il potere d’acquisto che è sceso e la titubanza economica, che porta i loro consumatori a risparmiare o a rinviare l’acquisto di determinati beni. Quello del mercato cinese rimane comunque un potenziale importante
Gli economisti internazionali indicavano i mesi della primavera 2023 decisivi per la ripresa generale. Lei cosa dice?
“Questo dicono le analisi di mercato ma dal nostro osservatorio, che ogni giorno si confronta con clienti, partner e operatori di tutto il mondo, una ripartenza decisa pare ancora lontana, si naviga a vista in quasi tutte le industrie del settore. Lo scorso anno abbiamo dovuto rinunciare ad una serie di ordini perchè i costi erano diventati superiori al prezzo finale al cliente.”
Oltre a quello conciario quali sono gli altri settori che caratterizzano le OFFICINE DI CARTIGLIANO?
“Due in particolare, – spiega Vera Vangelista – il settore ambiente e quello alimentare. La grande novità è che abbiamo modificato l’assetto della radiofrequenza, da una parte collegata alla conceria e dall’altra ad uso alimentare e polimeri vari. I nostri indicatori ci dicono che da quest’anno cominceremo ad avere grosse soddisfazioni dal settore alimentare.. Per quanto riguarda l’ambiente, le cose stanno procedendo bene, in particolare per la vendita degli impianti EFT, sistemi per l’essiccazione di fanghi civili e industriali, progetti importanti, orientati al futuro delle persone e del pianeta. Oggi tutti si dicono “sostenibili”: è una parola bellissima, ma a forza di ripeterla sta perdendo di significato. Cartigliano ha cominciato a produrre impianti sostenibili prima ancora dell’introduzione di questo concetto”
Che caratteristiche hanno questi impianti?
“Sono impianti la cui tecnologia risolve un problema: conferire in discarica fanghi significa movimentare grandi quantità d’acqua e sprecare una risorsa importantissima. I nostri impianti di essiccazione sono in grado di ridurre di oltre il 70% del peso del fango trattato. Il fango essiccato risulta stabilizzato, inodore e in alcuni casi può essere valorizzato anche energeticamente. Si tratta di impianti modulari il cui costo può variare da 1 a 3 milioni di euro, a seconda della grandezza e delle potenzialità. Ad inizio 2023 abbiamo già ricevuto alcuni ordini, i macchinari verranno consegnati l’anno prossimo. Quello relativo alla sostenibilità ambientale è un mercato destinato ad ampliarsi in maniera notevole e velocemente, le aziende hanno capito l’importanza di un atteggiamento responsabile verso l’ambiente e le istituzioni lo impongono sempre più come un requisito fondamentale in tutti i settori d’impresa. Importante aiuto sono la disponibilità dei fondi europei, che facilitano i pagamenti, che generalmente avvengono per step legati all’avanzamento dei lavori. Per noi si tratta di un settore importante, abbiamo creato un team dedicato e assunto professionisti capaci di operare nel mercato sia da un punto di vista tecnico che commerciale”.
Nel biennio 2020-2022, caratterizzato dalla pandemia sanitaria, siete stati tra le industrie che hanno investito maggiormente in ricerca e sviluppo. C’è stato qualcosa di davvero innovativo che volete ricordare?
“Assieme al lavoro specifico di studio per individuare prodotti e sistemi innovativi da lanciare sul mercato mondiale, abbiamo collaborato con degli importanti gruppi del settore conciario, uno si chiama ECCO e l’altro BADER, due fra i più importanti brand mondiali per la produzione di pelli per calzatura e automotive. Con queste due società abbiamo svolto per due anni ricerche sull’essiccazione, abbiamo provato e testato le nuove riconce e sviluppato nuove tecnologie che permettono di essiccare la pelle a bassissime temperature”. “OFFICINE DI CARTIGLIANO vanta dei valori importanti – spiega Vera Vangelista – soprattutto a livello di novità, tendenze e tecnologie. In particolare stiamo facendo un grande lavoro nell’ambito della comunicazione, aspetto mai come in questo periodo fondamentale e ci piace dire, rendendo nostra la celebre frase del filosofo Aristotele che noi “SIAMO QUELLO CHE FACCIAMO”. La nostra modalità comunicativa è genuina e concreta, raccontiamo la nostra realtà attraverso le nostre azioni e i nostri risultati, evitando fronzoli o parole fumose. La nostra forza è proprio la scintilla che sta dietro ad ogni singolo impianto: un capitale umano altamente specializzato, che progetta e crea ascoltando le esigenze del cliente e lo affianca e sostiene sempre per migliorarne il lavoro e i risultati. Chi sceglie Cartigliano, sa che sceglie tecnologie innovative e responsabili, ma anche un partner la cui storia, esperienza e intraprendenza sono dei beni preziosi”.

www.cartigliano.com

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Installazione della tecnologia Cartigliano di essiccazione fanghi industriali presso un azienda leader nella produzione di gelatine

Antonio Polato

Antonio “Toni” Polato

Antonio e Alvise Polato ITS Cosmo

Antonio e Alvise Polato con gli alunni dell’ITS COSMO di Arzignano durante la visita a Officine di Cartigliano

Officine di Cartigliano R&D