Industrie Chimiche Forestali, la sostenibilità per competere

Solidità economica e impatto positivo sul territorio sono i punti di forza di ICF. Il Gruppo lombardo ha consolidato il proprio posizionamento nel settore calzaturiero e non solo integrandosi verticalmente con Tessitura Langè

“Abbiamo chiuso il 2023 con un fatturato di circa 80 milioni di euro contro gli 88 dell’anno precedente”, esordisce Guido Cami, presidente e CEO di Industrie Chimiche Forestali, all’ultima edizione di Lineapelle. “Un risultato soddisfacente se si considerano gli sfavorevoli sviluppi congiunturali che impattano, tra gli altri, anche sul nostro settore. Di certo hanno giocato a favore due fattori principali. Innanzitutto la capacità del Gruppo di diversificare operando non solo nei comparti calzaturiero e pellettiero, ma anche dell’automotive, dell’arredamento, dell’imballaggio flessibile alimentare, solo per citarne alcuni. Secondo, la riduzione – dovuta al rallentamento dell’economia mondiale – dei costi energetici e delle materie prime, in controtendenza con le stime alle stelle sulla base dell’esperienza del 2022. Senza dimenticare che l’impianto fotovoltaico avviato nel 2022 ci ha permesso di autoprodurre nel 2023 circa un terzo del nostro fabbisogno energetico. Tutto sommato, dunque, anche alla luce di una riduzione del fatturato, dal punto di vista della redditività finale e della generazione di cassa il 2023 non è andato poi così male”.
Tra le attività straordinarie di ICF, operatore di riferimento a livello internazionale nella progettazione, produzione e commercializzazione di adesivi e tessuti ad alto contenuto tecnologico, figura l’acquisizione di Tessitura Langè, impresa storica fondata nel 1947 a Robecchetto con Induno: “Il 3 aprile 2023 – continua Guido Cami – abbiamo rilevato il ramo d’azienda, già nostro fornitore di cotone garzato, relativo all’attività di finissaggio e nobilitazione di tessuti e di commercio di filati e prodotti tessili in generale, prendendo in carico macchine, impianti, attrezzatura, assumendo tutti i 25 dipendenti e affittando i locali dello stabilimento di 23mila metri quadrati. La scelta, assolutamente sostenibile, di non trasferire l’azienda dalla sede originaria come invece era avvenuto con Morel nel 2021 è stata compiuta in funzione del suo posizionamento strategico. Le acque di scarico della Tessitura confluiscono infatti, attraverso un collettore comune creato da un consorzio di conciatori e tintori negli anni Settanta, a Ecologica Naviglio, società di prim’ordine nel campo del trattamento e depurazione dei reflui e rifiuti industriali. Ci siamo insediati e occupati di tutte le attività di revisione e messa a punto (organizzazione, remissione in bonis coi fornitori e clienti, procedure industriali e operative, manutenzione/impiantistica, roll out informatico, autorizzazioni, approvvigionamento delle materie prime ecc.) riversando in questa operazione, di cui siamo ragionevolmente contenti, buona parte della cassa generata con l’attività di Forestali nel 2023. Produciamo per il 50% cotoni garzati o finiti e per l’altra metà tessuti colorati per la produzione di sacchetti in cotone per gli accessori del lusso (scarpe, borse, occhiali, cinture). Il risultato straordinario di questo rapporto solido e di condivisione è una filiera corta, tracciata, interamente made in Italy e valorizzata dall’utilizzo di cotoni di origine etica (BCI), realizzati con materia prima sia organica garantita dalla certificazione GOTS sia riciclata con certificazione GRS nonché dall’impiego nei processi produttivi di sostanze chimiche conformi al protocollo REACH e all’elenco SVHC (Substances of Very High Concern)”.
Archiviato il 2023, riguardo all’andamento del 2024 domina per ora una forte preoccupazione. L’aumento dell’inflazione senza un adeguamento automatico dei salari genera un rallentamento dell’economia ovunque nel mondo. Quali sono dunque le previsioni? “Per quanto concerne il Gruppo ICF, stiamo continuando con il nostro piano di investimenti, incrementando la capacità produttiva, lavorando sulla sicurezza e sul tema della sostenibilità che è sempre di più un ‘must have’. Ci siamo già attivati per ottemperare alla nuova Direttiva europea CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) che riguarda la rendicontazione societaria di sostenibilità, a cui dovranno adeguarsi tutte le grandi imprese e le PMI quotate, chiamate a dare indicazioni sui loro valori e sulla visione del rapporto con società e ambiente”.

www.forestali.it

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Le novità firmate ICF, Morel e Tessitura Langè esposte a Lineapelle

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Guido Cami (primo da sinistra), presidente e CEO di Industrie Chimiche Forestali, con clienti e staff del Gruppo all’ultima edizione di Lineapelle