Acqua del Chiampo, sostenibilità, il progetto Contarine

Sostenibilità, il progetto Contarine per la ricerca di nuovi inquinanti e la protezione del territorio e della salute raddoppia e coinvolge l’Università di Brescia dopo quella di Padova ed Etra

Il progetto Contarine per la ricerca di nuovi inquinanti e la protezione del territorio e della salute raddoppia: dopo la collaborazione con l’Università di Padova ed Etra (gestore idrico per 73 Comuni nelle province di Vicenza, Padova e Treviso) ora coinvolge anche l’Università di Brescia.

“Si tratta di un progetto di ricerca molto importante per Acque del Chiampo e per il nostro territorio, che negli anni recenti è stato interessato dal grave problema dei Pfas – commentano il presidente di Acque del Chiampo, Renzo Marcigaglia, il vice presidente Guglielmo Dal Ceredo e il direttore generale, Andrea Chiorboli -. Siamo impegnati quotidianamente per la salvaguardia della salute e dell’ambiente dalle sostanze inquinanti che già conosciamo, ma anche per la ricerca di tutti quei composti chimici che non conosciamo ancora, ma che potrebbero esserci e causare danni. Ringraziamo per la collaborazione l’Università di Brescia, con Etra e l’Università di Padova: noi mettiamo a disposizione dei ricercatori  la nostra conoscenza del territorio, i dati, le informazioni e l’accesso alla rete impiantistica con l’obiettivo di lavorare insieme per la protezione del territorio e della salute”

Con l’obiettivo di integrare le analisi chimiche condotte nell’ambito del progetto in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Chimiche dell’ateneo patavino, con l’Università di Brescia è stato avviato uno studio integrato della qualità delle fonti con un monitoraggio tramite saggi biologici all’interno del progetto Contarine (“CONTAminanti emergenti: nuovi protocolli analitici per la valutazione del RIschio chimico NEi corpi idrici veneti”).

Il contratto di ricerca per l’indagine ambientale sulle fonti di approvvigionamento idropotabile con l’università lombarda durerà due anni. Il progetto prevede lo studio integrato delle caratteristiche chimiche e tossicologiche delle acque: estrazione dei campioni, quantificazione dell’interferenza endocrina (attivazione dei recettori estrogenici, androgenici, progestinici, glucocorticoidi, mineralocorticoidi, arilici); invio degli estratti all’Helmholtz Centre for Environmental Research di Lipsia (quantificazione dei biomarker della risposta infiammatoria, dello stress ossidativo, della detossificazione cellulare, test di neurotossicità); invio degli estratti alla professoressa Sara Bogialli dell’Università di Padova per le analisi targeted/untargeted; invio degli estratti a laboratorio esterno per l’effettuazione di prove di tossicità genetica (test di Ames); analisi integrata di tutti i risultati.

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