Bergi, per la qualità della pelle fondamentale la pulizia

Bergi SpA ha progettato una serie di depolveratrici, con numerose varianti, che vanno posizionate o installate davanti o dietro alle macchine operative

Per la qualità della pelle è fondamentale la pulizia. Basandosi su questo concetto, strategico per chi opera in questo settore, la Bergi SpA di Arzignano (Vicenza), leader nel settore della progettazione, costruzione e vendita di macchinari e attrezzature per l’industria conciaria, ha progettato una serie di depolveratrici che vanno posizionate, o addirittura installate, davanti o dietro varie macchine operative.
“Da molto tempo – spiega Leonardo Bergozza, Sales & Marketing della Bergi SpA, che rappresenta la terza generazione della famiglia, con l’azienda fondata nel 1965 dal nonno Giovanni e ora guidata dal papà Mauro e dagli zii Alberto e Federico – siamo impegnati su questo fronte, al punto che possiamo dire di aver aperto una vera e propria battaglia contro la polvere. Ci sarebbe da chiedersi quante volte, durante la lavorazione della pelle, la sua qualità e il suo valore sono stati declassati per colpa della polvere. Durante certi periodi dell’anno la polvere rappresenta un vero e proprio “mal di testa” per chi lavora la pelle. Per non parlare del problema dell’elettricità statica che a volte non permette proprio di lavorare. Si tratta di un tema, che soprattutto visto da fuori, può apparire di secondo piano, ma invece riveste notevole importanza specialmente quando si punta all’alta qualità”.
In conceria, ci viene precisato, ci sono vari tipi di polvere, a partire da quella di smeriglio, la più comune, ma anche la polvere da fibra lato carne e la polvere ambientale. “Per la polvere da smerigliatrice – riprende Leonardo – ad oggi abbiamo sviluppato cinque varianti di depolveratrice ad aria modello Ariosa, da 3 a 6 teste soffianti e, in numero superiore, teste aspiranti. In entrata o in uscita alla depolveratrice in alcuni casi suggeriamo l’applicazione di una spazzola rotante per smuovere la polvere fissata in profondità. Solitamente quando si acquista una linea di smerigliatura e depolveratura, si tende a sottovalutare aspetti secondari come il tipo di soffiatore, la distanza tra macchine e impianto di aspirazione, il diametro dei tubi di aspirazione, la presenza delle curve, il dislivello di quota e altro ancora: sono tutti fattori determinati per una buona riuscita della pulizia della pelle”.
“Quindi quando si acquista una linea di smerigliatura o una singola depolveratrice è bene sapere fin dal principio dove andrà posizionata la macchina e dov’è collocato l’impianto di aspirazione. È chiaro che più vicini sono tra loro e più è facile il calcolo dimensionale. Di contro però, se si ha intenzione di installare nelle tubazioni dell’aria in aspirazione un impianto di rilevamento scintille, bisogna calcolare la velocità dell’aria, e porre a debita distanza dal rilevatore una serranda automatica che stoppi il flusso d’aria e non permetta alla scintilla di entrare nel collettore delle polveri: questa distanza è sempre superiore ai 20 metri lineari”.
“Per la polvere da fibra lato carne che solitamente si crea per sfregamento – aggiunge il Sales & Marketing della Bergi SpA – il nostro ufficio tecnico ha progettato una serie di depolveratrici che vanno posizionate, o addirittura installate, davanti o dietro varie macchine operative. In tal senso esistono varie opzioni in base al macchinario: dietro palissone prima di accatastarle, davanti alla linea di rifinizione a spruzzo, ad una tamponatrice rotativa o ad una pressa per stirare in finito o stampare in intermedio. Depolveratrici fisse o mobili a seconda dell’esigenza del cliente, a conferma della nostra capacità di trovare sempre la soluzione migliore per ogni singolo caso”.
“Per la polvere ambientale, la soluzione di norma è la stessa di quella appena citata: questa normalmente è creata da un uso scorretto di alcune fasi di lavorazione, come ad esempio il personale che introduce le pelli su una linea di rifinizione o su una pressa a stirare e stampare e con il getto di aria compressa soffia costantemente le pelli, smuovendo la polvere dalla pelle che ha in mano ma spostandola da un’altra parte dell’ambiente per poi sistematicamente ritornare al punto di partenza. Ci sono poi impianti specifici per il recircolo dell’aria in ambiante con filtri di raccolta e motorizzazioni a basso impatto energetico. Tutto questo va trattato dopo una accurata consulenza sul posto per non rischiare un investimento a metà. Il nostro consiglio, ma questo discorso vale anche per i macchinari e i vari componenti, è sempre scegliere la soluzione migliore per garantire la massima efficienza”.
L’ultima analisi, per voce del titolare Mauro Bergozza, riguarda il bilancio dell’anno appena concluso e le prospettive del 2023. “Complessivamente il 2022 – precisa Mauro – è stato sicuramente un anno positivo vista la situazione generale, anche se è stato difficile per via delle forniture discontinue e dei vari aumenti che si sono ripetuti nel corso dei mesi. Per l’anno in corso c’è molta fiducia, anche vista l’ottima partenza a livello di portafoglio ordini nel mese di gennaio. Per quanto riguarda le rassegne internazionali del settore, parteciperemo alla fiera di Dubai a marzo e al Tanning Tech di settembre, in fiera a Milano, dove presenteremo un nuovo macchinario”.

www.bergi.com