Cofra, al servizio dei lavoratori

Una gamma ampia, variegata e articolata di articoli adatti ai più svariati impieghi professionali, che si distingue per i suoi elevati standard tecnici e proprietà fisico-meccaniche: dei veri e propri alleati per i lavoratori, studiati per garantire sia performance di alto livello che il massimo della sicurezza e del comfort, anche in condizioni estreme. Questo è il core business di COFRA, azienda di spicco nella progettazione, realizzazione e vendita di DPI e prodotti per il settore antinfortunistico: una realtà che, grazie alla competenza dei suoi tecnici, alle tecnologie di ultima generazione, alla grande esperienze e ai significativi investimenti in ricerca e sviluppo, ha saputo interpretare al meglio le richieste di un mercato in costante evoluzione ed intercettare le esigenze di una clientela di respiro internazionale. Abbiamo incontrato Daniela Spadaro del team di comunicazione che ci ha spiegato più nel dettaglio i segreti dietro questo successo globale.

Quando è stata fondata l’azienda? E la divisione Safety quando è entrata a far parte di COFRA?
COFRA è stata fondata nel 1938 con il nome Cortelgomma da Ruggiero Cortellino, padre dell’attuale presidente, Giuseppe Cortellino. Gli anni ’80 hanno segnato un periodo di svolta, dando l’avvio a un importante processo di internazionalizzazione: nel 1983, l’azienda ha cambiato il suo nome in COFRA, mentre nel 1989 ha fatto il suo debutto la divisione Safety. Oggi, la nostra società è leader di mercato nel settore delle calzature per uso professionale e può contare su una produzione ampia e diversificata, ma tutta concentrata nel comparto sicurezza, oltre che su una rete vendite globale.

Oltre alla sede di Barletta, COFRA può contare anche su uno stabilimento in Albania. Cosa ci potete dire al riguardo?
A Tirana, possediamo uno stabilimento all’avanguardia che copre un’area totale di 40,000 metri quadri, di cui 20,000 coperti, in cui lavorano circa 2200 persone: lì si svolge l’intera fase di produzione, con 9,000 paia di calzature realizzate ogni giorno. La sede centrale di COFRA, invece, si trova a Barletta (BT): circa 60,000 metri quadri che ospitano gli uffici commerciali, marketing, legale e acquisti, e, soprattutto, il magazzino automatizzato, una scelta strategica che si traduce in una gestione praticamente automatica delle spedizioni. Inoltre, nel 2004, è nata COFRA U.S.A.: in questo modo, possiamo sviluppare una linea di produzione dedicata in linea con le certificazioni americane e possiamo vendere calzature in tutto il mondo.

Nel mondo delle calzature antinfortunistiche, i materiali giocano un ruolo chiave. Qual è il vostro tipo di approccio?
(Risponde Domenico Galasso del dipartimento ricerca e sviluppo, ndr) In base al tipo di calzatura, alle sue caratteristiche tecniche e strutturali, oltre che al suo settore di impiego, scegliamo con cura i materiali per la realizzazione dei vari modelli. Per quanto riguarda, ad esempio, i puntali anti-schiacciamento, sono disponibili in metallo (soprattutto acciaio e alluminio) e in composito: si tratta di due soluzioni particolari che garantiscono risultati diversi in termini di leggerezza, isolamento termico, conduzione del calore, resistenza, trazione, anticorrosione, e altri parametri. Anche la fascia di prezzo è diversa. Attualmente, se devo realizzare una scarpa stile running, con una punta leggermente più stretta, è più consigliabile virare sul puntale in metallo. Inoltre, possiamo offrire anche la versione in fibra di vetro, una soluzione dalle eccellenti proprietà meccaniche, sottile e leggera.

Anche la traspirabilità è un criterio fondamentale nell’ambito delle calzature di sicurezza, giusto?
Esatto, rappresenta uno dei parametri fondamentali nei test che vengono eseguiti su tutti i materiali che compongono la calzatura, sia esterni che le fodere interne. La traspirabilità del piede è uno dei requisiti chiave per garantire il massimo del comfort.

Quali sono i trend principali che stanno caratterizzando il comparto delle calzature antinfortunistiche?
In linea generale, ci si sta muovendo verso uno stile più sportivo, quasi running, allontanandosi quindi dalle soluzioni che si prediligevano all’inizio degli anni ’90, periodo in cui le calzature di sicurezza fecero il loro debutto sul mercato. In passato, le scarpe da lavoro erano disponibili sono in due/tre tipologie, dal design semplice e poco colorate. Invece, adesso, la funzionalità procede di pari passo con una maggiore attenzione in termini di cura estetica, in modo da poter ampliare progressivamente la palette cromatica, le soluzioni di design, effetti e finiture: dopotutto, si tratta di modelli che vengono indossati dalle 8 alle 10 ore al giorno, non più confinati solamente agli ambienti di lavoro, ma usati anche durante il tempo libero e per i momenti di svago.

Tuttavia, il ricco catalogo COFRA non comprende solo le calzature.
Questo è uno dei nostri punti di forza: una produzione variegata e diversificata, capace di rispondere al meglio alle esigenze dei lavoratori. All’ampia gamma di calzature si accompagna un altrettanto ricca selezione di DPI, compresi capi di abbigliamento, guanti, protettori dell’occhio, protettori delle linee respiratorie e dispositivi anticaduta, tutti realizzati nel pieno rispetto delle più severe normative vigenti in materia di sicurezza e tutela della salute sui luoghi di lavoro. Inoltre, stiamo investendo molte risorse nello sviluppo e nell’implementazione di tecniche di lavorazione eco- sostenibili, concepite per ridurre l’impatto ambientale dei processi produttivi e per favorire il recupero degli scarti.

COFRA.IT

Ruggiero Cortellino, fondatore di CORTELGOMMA

Giuseppe Cortellino, amministratore unico COFRA

Domenico Galasso, dipartimento ricerca e sviluppo