Dermacolor, elisir di cacao

Dermacolor è al fianco delle concerie che hanno a cuore l’ambiente con la propria capacità di evolversi sui temi di ricerca e stare al passo con le normative più stringenti in materia di sostenibilità

Il futuro della concia ha il profumo del cacao. Nei laboratori R&D Dermacolor, impresa toscana specializzata nella produzione di ausiliari chimici per la lavorazione del pellame, è nato un prodotto di ricerca alternativo e all’avanguardia, che intende offrire una risposta al passo con le nuove esigenze della filiera in materia di sostenibilità ambientale. Protagonista all’ultima edizione di Lineapelle, il nuovo tannino vegetale è ricavato dal recupero delle bucce delle fave di cacao tostate, uno scarto tipico della produzione del cioccolato, attività artigianale molto diffusa sul territorio. “Si tratta di un prodotto 100% naturale”, ci spiega Andrea Meucci, Technical manager di Dermacolor. “Maciniamo la buccia ricavandone un ‘molito’ molto simile alla polvere di tara, caratterizzato però da un aroma penetrante di cacao che inebria l’olfatto. Un valore aggiunto in termini di appeal rispetto a un qualsiasi altro composto organico di origine naturale, anche se il profumo è destinato a perdersi durante il processo di lavorazione del pellame. Per il momento siamo a una fase di laboratorio, anche perché la disponibilità della materia prima è ancora limitata. Inoltre intendiamo saggiare l’interesse del mercato prima di procedere con tutti i passaggi di autorizzazione necessari per togliere un byproduct dalla catena dei rifiuti e riutilizzarlo come materia prima seconda. Intanto però ne abbiamo verificato la fattibilità con test preliminari”. L’azienda di Castelfranco di Sotto (PI) si è rivolta alla stagione autunno-inverno 2024/2025 ampliando la gamma di nuovi ingrassi solfitati inseriti nella lista dei prodotti certificati ZDHC (Zero Discharge of Hazardous Chemicals) ICEC e di tannini sintetici a ridotta concentrazione di fenolo nel rispetto delle normative sempre più stringenti nell’orientare i processi produttivi alla salvaguardia della salute e dell’ambiente.
“Abbiamo cercato di migliorare l’intera gamma di articoli puntando sulla certificazione ZDHC (di cui l’azienda ha ottenuto il livello 3, ndr) nonché incrementato, attraverso l’impiego dei nostri prodotti certificati, sia le performance di idrorepellenza delle pelli nabuk e pieno fiore sia le caratteristiche tecniche delle nappe al fine di ottenere pellami utilizzabili alla massima percentuale. Perché il mercato chiede anche zero spreco”.

www.dermacolor.it

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Staff e clienti presso lo stand Dermacolor all’ultima edizione di Lineapelle

Andrea Meucci

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L’ultima novità bio firmata Dermacolor, un tannino vegetale ricavato dal recupero delle bucce delle fave di cacao tostate

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I pellami trattati con i prodotti Dermacolor