Diadora Utility, lo “Squalo” tra innovazione e design

Si chiama Shark Stable Impact System e rappresenta la grande novità del 2023 in casa Diadora Utility. È una calzatura antinfortunistica progettata e realizzata nel Centro Ricerche Diadora a Caerano di San Marco (TV) per garantire massima stabilità in ogni situazione grazie ad una speciale tecnologia di ammortizzazione che riduce le sollecitazioni avvertite dal corpo al contatto con la superficie, mantenendo al contempo un ritorno di energia bilanciato. La linea si compone di tomaia in poliestere o pelle ed è rivestita internamente da fodera Air Mesh, con puntale in alluminio e inserto anti- perforazione in tessuto. Disponibile nelle versioni S1P e S3, mid e low, in più varietà di colori.
“A giugno di quest’anno – afferma Michele Risatti, R&D & Quality Manager di Diadora Utility – abbiamo avuto la conferma del deposito del brevetto italiano per la tecnologia Stable Impact System, che ci consente di proseguire in questo progetto in cui crediamo molto, anche per gli investimenti realizzati. Rispetto ad altre calzature, Shark ha la capacità di adattarsi al terreno e alle caratteristiche di chi la indossa, offrendo così costante ammortizzazione e stabilità indipendentemente dalla forza e dal peso coinvolti. Tutto questo è possibile grazie ad un design unico che prevede un’apertura centrale nella zona del tacco “a ferro di cavallo” e la presenza di fori laterali che consentono alla suola di deformarsi sia longitudinalmente che trasversalmente, in modo indipendente ed uniforme. La capacità di ammortizzazione, quindi, resta stabile al variare della forza applicata e del peso. La ricerca, validata nel nostro laboratorio, ha prodotto una calzatura antinfortunistica altamente innovativa, dal comfort impareggiabile per rispondere ad ogni esigenza del lavoratore. Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto perché con Shark Stable Impact System Utility conferma ancora una volta l’indissolubile legame tra sicurezza e tecnologia. E’ un percorso avviato da diverso tempo quello intrapreso alla Diadora. “Le ricerche sono iniziate quattro anni fa – riprende Risatti – e come succede spesso per Utility, si tratta di un progetto che trova le sue radici nel mondo dello sport. Shark Stable Impact System sfrutta l’esperienza maturata soprattutto nel running, in particolare dal punto di vista biomeccanico. Il nostro know-how ci permette di trasferire tutti i parametri sviluppati per le attività sportive, nel mondo del safety, andando a modulare le varie specificità e/o necessità nel rispetto delle normative vigenti nell’ambito della sicurezza sul lavoro”.
“In generale sono tre i macro-temi che guidano l’operare della Ricerca & Sviluppo in Diadora: l’ammortizzazione, il comfort e la traspirazione, quest’ultima anche grazie ai sistemi brevettati assieme a Geox. I nostri processi sono severi, quindi continueranno i test di laboratorio, sia nella parte teorica che pratica. Per ottenere i migliori risultati possibili ci avvaliamo della collaborazione con poli di ricerca all’avanguardia come l’Instituto de Biomecánica di Valencia (IBV), l’Università di Medicina di Washington (Usa), il Politecnico di Torino e altre università italiane. Un ruolo fondamentale poi per le nostre ricerche lo ricoprono i “field tester”, ossia lavoratori di settori diversi, come l’idraulico, il carpentiere e il magazziniere, a cui diamo in anteprima le calzature: loro testano le scarpe per alcuni mesi e poi ce le restituiscono per analizzare consumi più o meno accentuati e altri aspetti tecnici. Ad ogni professionista del settore forniamo una scheda per un report personale sulla comodità ed eventuali criticità da valutare in rapporto alla tipologia di utilizzo”.
È Cristian Ardissono, Utility Design Leader dell’azienda veneta, a spiegarci la curiosità sul naming “Shark”
“La scelta del nome è molto importante perchè deve comunicare immediatamente le caratteristiche uniche di un prodotto, e tale scelta non avviene mai in modo casuale. Il processo inizia sempre con un’analisi di mercato approfondita, che comprende la valutazione dei marchi e dei nomi già presenti. La decisione finale viene presa dopo un confronto interno tra il team di prodotto e i colleghi dei dipartimenti di marketing e merchandising su una lista di nomi frutto di un brainstorming dove vengono esplorate associazioni, ispirazioni e concetti. Nel caso specifico, abbiamo scelto “Shark” perché la tecnologia Stable Impact System si ispira alla caratteristica fisica dello squalo, che è capace di compiere salti spettacolari attutendo sempre la caduta con un perfetto equilibrio. Inoltre, il design della suola, con i fori laterali visibili e disegno lamellare, richiama le branchie del pescecane. Allo stesso tempo abbiamo pensato che fosse un nome facile da ricordare e fruibile in tutti i Paesi, con l’inglese che è lingua parlata in tutto il mondo.”
Utility si caratterizza per il suo design ricercato dal DNA sportivo di Diadora: come siete riusciti a coniugarlo con elevate tecnologie?
“L’armonizzazione di un design ricercato, tecnologia e protezione ha richiesto impegno e dedizione – ammette Ardissono – ma alla fine è la nostra forza distintiva. La frase modernista dei maestri del design, “la forma segue la funzione”, oggi rappresenta ancora un concetto valido, ma con un significato in qualche modo esteso, in particolare per i prodotti digitali. Al contrario la calzatura è rimasta una dei pochi oggetti in cui la funzione è riconoscibile ed imprescindibile dalla forma. La progettazione ed il disegno di una calzatura di sicurezza nascono ed evolvono intorno alle diverse zone del piede. In Utility andiamo ad analizzare ed interpretare tutti i dati che ci vengono forniti dagli studi di biomeccanica, integrandoli con gli elementi di protezione. A questi, di volta in volta, vengono impiegati elementi funzionali che derivano dalla grande esperienza di Diadora nel mondo dello sport. Quindi l’osmosi, ovvero il trasferimento dal mondo dello sport alla calzatura di sicurezza Utility, è continuo. Un esempio? La coppetta protettiva del tallone derivata dal ciclismo che controlla il movimento e dà stabilità alla caviglia. Se pensiamo al mondo dell’edilizia, dove il terreno irregolare è frequente, può essere di grande aiuto nella prevenzione di alcuni infortuni. Un altro esempio riguarda l’intersuola in EVA che arriva direttamente dal mondo del running performance. Sempre a proposito dell’intersuola ci sono altri elementi da considerare come il drop, ovvero la differenza di altezza (in mm) tra il tacco e l’avampiede, che aiuta ad affaticare meno gambe e schiena. L’equilibrio a tutto questo viene dato da un design che cerca di favorire la flessibilità della calzatura, di esaltare le aree che necessitano di maggior traspirazione e quelle viceversa soggette a maggior stress. Come i disegni del battistrada che favoriscono la resistenza allo scivolamento nelle diverse condizioni d’uso. Facendo un paragone a noi caro sempre con l’atletica, possiamo definire un lavoratore un maratoneta. La scarpa da lavoro deve garantire per 8/10 ore, oltre che la miglior protezione, il massimo comfort, affinché il professionista arrivi a fine giornata con il piede asciutto e gambe e schiena non affaticate.
Al manager di Diadora Utility abbiamo chiesto quali sono i criteri che portano alla scelta dei colori e dei materiali di una collezione.
“Anche qui c’è una grande ricerca di tutta la squadra – sottolinea Ardissono – per individuare materiali altamente performanti. Il cuore del processo di progettazione delle nostre calzature di sicurezza risiede nella fase di selezione dei materiali caratterizzata da rigore e attenzione senza compromessi. Ogni componente della calzatura e degli accessori è scelto con la massima cura per garantire un alto livello di qualità e prestazione. Per la scelta dei colori vale la regola di tutti gli approcci di sviluppo prodotto, ovvero l’analisi dei mercati, la destinazione d’uso, con differenziazione per aree geografiche, perché i gusti variano significativamente da un paese all’altro. Ad esempio il mercato tedesco ha esigenze diverse rispetto a quello spagnolo non solo per ragioni ambientali, ma anche culturali. Noi ci impegniamo ad armonizzare queste caratteristiche per creare varianti colore che rispecchino le preferenze regionali senza compromettere il design complessivo, tenendo presente che ci sono colori neutri, come il nero, il blu e il grigio, che generalmente sono ben accettati in diversi contesti lavorativi e culturali. Come Ufficio Prodotto su questa base cromatica inseriamo accenti di colore come il laccio, l’applicazione del logo e altri dettagli in grado di valorizzare la calzatura e la sua anima sportiva. Design e colore caratterizzano le nostre scarpe antinfortunistiche per soddisfare le esigenze di ogni singolo lavoratore nel rispetto delle peculiarità dei singoli mercati”.

DIADORAUTILITY.COM

mpa safety ott 23 114

Cristian Ardissono, Utility Design Leader

mpa safety ott 23 104

Michele Risatti, R&D & Quality Manager