Due distretti, una passione: la pelle

Gli studenti del distretto Conciario di Arzignano e quello di Santa Croce sull’Arno hanno partecipato per la prima volta nel concorso letterario: “Nella mia città”, un progetto che compie 10 anni e che coinvolge, per la prima volta, i due maggiori cluster conciari italiani

“Nella mia città” è un concorso letterario nato nel 2013 per dare la possibilità agli scrittori in erba di trovare uno spazio in cui potersi esprimere. Da qualche anno questo concorso si è legato alla pelle e all’economia circolare e su questo si sono sfidati gli studenti delle superiori di Arzignano e di Santa Croce sull’Arno, che hanno raccontato la pelle in maniera differente, rendendola protagonista di storie incredibili.
A vincere l’edizione 2023 è stato Lorenzo Gerra. Con il suo racconto “L’arte della pelletteria incantata”, è stato premiato giovedì 14 dicembre in una cerimonia che ha visto la partecipazione dell’istituto G. Galilei e quella di altri due scuole, l’istituto SS.Ma Annunziata e l’istituto Calasanzio. “L’arte della pelletteria incantata” racconta le vicissitudini di Marco, un giovane artigiano che con l’aiuto dell’amata Isabella riscopre la passione per il mondo della pelle. Un racconto fantasy che unisce l’antica arte della pelletteria toscana con la magia del mondo incantato.
Il concorso, anche quest’anno sviluppato in collaborazione con UNIC, è iniziato lo scorso settembre con una serie di lezioni sulla pelle nell’economia circolare tenute dal Professor Giacomo Zorzi – direttore di UNIC Veneto – agli studenti dell’istituto G.Galilei. Ed è stata proprio la sostenibilità e l’economia circolare il tema su cui si sono cimentati gli studenti delle superiori. Un progetto nato per raccontare i luoghi dove i giovani vivono, attraverso un tema comune che, anno dopo anno, li ha visti cimentarsi in racconti gialli, storie d’amore, poesie e storie del passato, dato che nessuno stile è precluso.
“L’esperienza letteraria di questi giovani scrittori – hanno sottolineato Giacomo Zorzi e Francesco Pepe di Unic – è la dimostrazione del loro coraggio a raccogliere la sfida che gli abbiamo proposto: raccontare questa storia, esplorando il mondo della pelle e della conceria con libertà e coraggio, senza paure e preconcetti”. A sottolineare l’importanza del concorso per il settore conciario, il sostegno venuto da Ilsa, TFL e Conceria Priante.
I testi raccolti dai professori degli istituti sono stati giudicati da una giuria capitanata dal giornalista Stefano Cotrozzi e i migliori saranno raccolti in un libro edito da Berica Editrice e distribuito agli studenti delle scuole superiori, che si potrà trovare nella biblioteca di Arzignano.
Per stare al passo coi tempi, quest’anno il concorso per diventato anche social: per festeggiare i dieci anni di “Nella mia città”, infatti, gli studenti hanno dovuto cimentarsi nella creazione di un video TikTok. Ad aggiudicarsi il titolo di miglior video è stato Natan Zordan con un filmato in cui racconta l’importanza del settore conciario per l’economia circolare.
Il sindaco di Arzignano Alessia Bevilacqua, presente alla premiazione, ha dichiarato: “Anche quest’anno gli studenti del distretto conciario ci hanno regalato una affascinante e originale prospettiva sul nostro territorio con la loro fantasia, la loro sensibilità e la loro straordinaria capacità di elaborazione, con la grande novità del coinvolgimento degli studenti toscani di Santa Croce sull’Arno e di una nuova promozione social. Complimenti a tutti i ragazzi che hanno partecipato”.

concorso nella mia città
Lucia Grieco, Stefano Cotrozzi, Giacomo Zorzi, Natan Zordan, Elia Poletto, Mauro Prospero, Ilaria Tabarelli ,Stefania Lupinelli, Mauro Magnaguagno ,Alessia Bevilacqua, Ornella Ferreri

Da sinistra, Lucia Grieco dirigente dell’Istituto Galilei, Stefano Cotrozzi, Giacomo Zorzi di UNIC, Natan Zordan vincitore per il video, Elia Poletto classificatosi secondo con il suo racconto, Mauro Prospero Conceria Priante, Ilaria Tabarelli e Stefania Lupinelli ILSA, Mauro Magnaguagno TFL, il Sindaco di Arzignano Alessia Bevilacqua, professoressa Ornella Ferreri che ha seguito il progetto per il Galilei