Ecotan, verso un’economia biocircolare

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Con lo scopo di rendere la pelle sostenibile durante tutto il suo ciclo di vita, il progetto Ecotan di SILVATEAM offre una nuova visione per pellami riciclabili, metal-free e glutaraldehyde-free.

Antonio Battaglia Silvateam Ecotan
Antonio Battaglia

Essendo leader mondiale nella produzione di tannini naturali, non sorprende che Silvateam abbia scelto di basare le proprie formulazioni Ecotan su una combinazione di tannini naturali e polimeri sintetici. “Con questo progetto – afferma Antonio Battaglia, Direttore della BU Leather – abbiamo voluto creare una nuova classe di pelli bio-circolari sicure sia per l’uomo che per l’ambiente”. Una visione che si traduce in pellami privi di metalli e glutaraldeide, evitando qualsiasi sostanza elencata nella ZDHC Manufacturing Restricted Substances List (MRSL) e garantendo la sicurezza sia dei conciatori che dei consumatori.

Anche se questo può già di per sé aiutare i brand a distanziarsi dalle problematiche delle conce a base di minerali o aldeidi, la sostenibilità delle pelli Ecotan va oltre i prodotti utilizzati durante la concia. Secondo Silvateam, un approccio veramente ‘green’ deve iniziare da un approvvigionamento sostenibile delle materie prime fino ad arrivare alla fine del ciclo di vita dell’articolo in pelle. Per questo motivo il progetto Ecotan segue la pelle durante il suo intero percorso, dalla nascita, alla vita e alla rinascita.

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Nascita
L’approccio eco-sostenibile di Silvateam inizia proprio dal prodotto principale utilizzato nella concia: i tannini naturali. Ottenuti dal legno di castagno e quebracho, dai baccelli di tara e dalle noci di galla, queste sostanze polifenoliche sono estratte semplicemente, utilizzando solo acqua calda e niente di più. Inoltre, il legno esausto alla fine del processo produttivo viene trasformato in pellet 100% naturale, privo di additivi chimici, agenti sbiancanti o coloranti.
Al fine di dimostrare i suoi metodi di approvvigionamento sostenibili, l’azienda è stata la prima nel settore a certificare la sua produzione di tannino di castagno e quebracho tramite il Programma di Valutazione degli Schemi di Certificazione Forestale (PEFC). “Il successo della nostra azienda dipende dalla salute delle foreste che ci forniscono questa preziosa risorsa naturale”, afferma Battaglia. “Abbiamo seguito questa filosofia sin dalle nostre origini e ci ha permesso di continuare ad operare in modo sostenibile negli stessi territori da oltre 165 anni”. Ad esempio, Silvateam ricava l’80% del legno necessario per la produzione di tannino di castagno da un’area che non supera i 70km di distanza dal suo headquarter in Piemonte; il tutto mantenendo i volumi di taglio inferiori al 10% della capacità rigenerativa della foresta.
L’azienda spera che questo approccio naturale aiuti a distinguere ulteriormente la pelle dalle alternative sintetiche, che spesso attingono a dubbie affermazioni di origini biologiche per presentarsi come materiali più sostenibili della vera pelle.

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Vita
Nonostante l’utilizzo dei tannini naturali sia senza dubbio un aspetto chiave, senza le performance tecniche necessarie della pelle questo sforzo sarebbe invano. Fortunatamente, pur condividendo molte delle caratteristiche tipiche della concia al vegetale, queste formulazioni garantiscono prestazioni migliori sotto praticamente tutti i punti di vista, dalla resistenza allo strappo, alla luce e al calore. Per questo motivo, Silvateam ritiene che le pelli Ecotan siano in grado di competere sullo stesso livello delle conce con la glutaraldeide ed, in alcuni casi, persino con quelle al cromo.
Oltre alla già citata assenza di sostanze nocive, queste pelli offrono anche benefici per il benessere del nostro corpo. “Le elevate proprietà igroscopiche della pelle, nonché la presenza dei tannini naturali, aiutano a salvaguardare l’equilibrio della nostra flora batterica naturale, creando un ambiente sfavorevole alla proliferazione dei batteri responsabili della formazione dei cattivi odori” afferma Battaglia. Ecco perché le pelli Ecotan sono particolarmente adatte per produrre solette e fodere di scarpe, o qualsiasi altra applicazione in cui la pelle viene a diretto contatto con la nostra cute, come ad esempio cover per cellulari, borse, sedili per automotive, ecc.

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Seconda vita
L’aspetto chiave di questa tecnologia riguarda il riciclo sia degli articoli in pelle che degli scarti di lavorazione in un fertilizzante per agricoltura biologica. Ciò è stato reso possibile grazie alla partnership con Fertilizzanti Certaldo, produttore italiano di fertilizzanti a matrice organica. Inoltre, Silvateam è riuscita ad assicurarsi che le rifinizioni non compromettessero la riciclabilità della pelle grazie alla collaborazione con Biofin, azienda parte del Gruppo Biokimica. Gli articoli in pelle Ecotan possono quindi essere trasformati in fertilizzanti a lento rilascio attraverso un processo di idrolisi, che scompone il collagene in polipeptidi i quali si legano agli elementi nutritivi quali sali minerali (azoto e fosforo). In questo modo la pelle completa il cerchio tornando alla natura, aumentando la redditività della produzione agricola e, di conseguenza, anche di quella zootecnica da cui deriva la materia prima per la concia.
Nonostante il riciclo degli scarti di lavorazione delle concerie sia già possibile, la messa a punto di una supply chain che permetta l’effettivo riciclo degli articoli in pelle deve ancora essere completata. Inoltre, i brand dovranno progettare i loro articoli per facilitare il loro smontaggio. “Quello che stiamo facendo adesso” conclude Battaglia “è comunicare ai brand che abbiamo a disposizione la tecnologia di cui hanno bisogno per affrontare la sfida dell’economia circolare, in modo che possano iniziare ad utilizzare queste pelli nelle loro collezioni future.”
www.silvateam.it  
ecotanleather.com