La rifinizione UV di Todesco al Simac Tanning Tech

Il sistema Purple brevettato dall’azienda di Creazzo (Vicenza) e sviluppato assieme a GSC Group, introduce un nuovo standard nel processo di rifinizione della pelle: sarà presente al Tanning Tech 2024 in fiera a Milano

Il sistema Purple brevettato dalla Todesco di Creazzo (Vicenza) e sviluppato assieme a GSC Group, altra realtà vicentina, sarà presentato al Simac Tanning Tech Pad 18 | Stand G38, in programma in Fiera a Milano dal 17 al 19 settembre 2024. Il sistema Purple consiste in un innovativo metodo di asciugatura e reticolazione dei fissativi e delle rimonte ibride, contenenti anch’esse una percentuale di fissativo, in cui la temperatura del fiore della pelle non supera i 35 °C e la catalizzazione della reazione chimica avviene non per effetto termico ma tramite l’esposizione ai raggi UV.
“I vantaggi introdotti da questa innovazione – spiega Giorgio Todesco, alla guida dell’azienda di famiglia assieme al fratello Paolo – sono molteplici, ma i principali sono quattro:
1. processo di asciugatura freddo: la pelle rimane ad una temperatura idonea a preservare le fibre naturali e questo conferisce una qualità migliore e morbidezza al prodotto finito;
2. impatto sul consumo energetico sul Carbon Footprint della fase di rifinizione della pelle, grazie alla riduzione della temperatura di processo fino a 70 °C in meno;
3. migliore sostenibilità grazie all’introduzione di prodotti chimici a basso impatto ambientale;
4. riduzione dell’appiccicosità della pelle in finale”.
Ma la reticolazione UV funziona su supporti non rigidi?
“E’ una domanda che ci viene spesso posta perché i sistemi UV sono prevalentemente usati per la rifinizione del legno e del metallo. Lo studio portato avanti negli ultimi tre anni ha proprio visto il superamento dei limiti tecnici dei compound UV standard. Utilizzando un fissativo UV-reactive, sono garantiti i requisiti di resistenza alle flessioni, questo ci consente di dire che non esistono elementi di dubbio. Sono tra l’altro rispettati i parametri relativi alla resistenza agli fregamenti e altri più particolari, come per esempio la resistenza all’alcool ed alle sostanze saline. Ad oggi, mantenendo lo standard attualmente in uso nell’applicazione dei fissativi, in termini di quantità depositata, i test sono stati tutti ampiamente e brillantemente superati”.
Un fissativo privo di isocianato, giusto?
“C’è un aspetto che non abbiamo elencato sopra ma che per noi ricopre un’importanza straordinaria: il sistema permette di utilizzare reticolanti reagenti ai raggi UV e soprattutto non è più richiesto l’uso dell’isocianato. Come tutti sappiamo, l’isocianato reagisce naturalmente con i poliuretani, in un certo senso “vetrificando”. Questa reazione chimica, tanto necessaria per conferire allo strato più superficiale della pelle le tenute fisiche richieste, introduce una problematica non di poco conto nella gestione dei macchinari. Infatti, soprattutto in presenza di ambienti di lavoro caldi, il composto chimico tende a solidificarsi già all’interno delle tubazioni e, più in particolare, all’interno delle pistole di spruzzatura, dei vari apparecchi di regolazione, delle pompe e negli organi di distribuzione”.
In che modo avete risolto il problema?
“Nonostante la presenza di controlli automatici per il lavaggio di tutte le parti sensibili, è frequente che, in seguito ad uno stop produttivo temporaneo, un classico esempio è la verifica del colore, il prodotto contenuto nella cabina di spruzzatura non sia più utilizzabile. E’ chiaro che tutto ciò è fonte di spreco, di inefficienze produttive e di costi di manutenzione non preventivabili. L’utilizzo di un composto privo di isocianato elimina completamente le problematiche sopra elencate, poiché la reazione chimica, che porta alla solidificazione del fissativo, avviene solo se questo è sottoposto all’irraggiamento UV”.
Cosa vi aspettate da questo progetto?
“Decisamente tanto. Crediamo che il sistema Purple, inteso come macchinario, prodotto chimico e processo, possa diventare un nuovo standard, non solo nel settore automotive – ambiente naturale per i performance coatings – ma possa essere utilizzato anche per l’arredamento di alta gamma e così anche nella pelletteria e nella calzatura. Infatti, le prestazioni di resistenza meccanica che stiamo raggiungendo, sono tali che su diversi articoli, ad esempio su pelle impiegata per la realizzazione di borse, si possa depositare una quantità di prodotto minima. Questo è ampiamente in linea con quanto il mercato richiede: qualità e naturalezza del fiore senza tuttavia rinunciare a durata e resistenza nel tempo”.
In Fiera come Todesco avete altre novità per il mercato?
“Al Simac Tanning Tech presenteremo il pacchetto di aggiornamento di tutti i nostri macchinari esistenti. In particolare, grazie al nuovo controllore macchina Microp Next, oggi siamo in grado di implementare un controllo totale sulle linee di spruzzatura, senza che siano gli operatori a definire gli stati macchina. Grazie a Statwatch, il nostro software Scada, riusciamo a fornire al cliente i parametri relativi alla produttività, sul periodo e sul singolo lotto, nonché una serie interminabile di altri dati, che il cliente può comodamente personalizzare sulle proprie esigenze. Infatti, Microp Next prevede di poter collegare, in misura illimitata, ogni tipo di sensore che si richieda: dall’analisi del consumo di prodotto chimico, alla viscosità in tempo reale, piuttosto che il consumo di aria, acqua, energia. Questi sono aspetti fondamentali, soprattutto in previsione della transizione 5.0”.

www.todescosrl.com

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Giorgio e Paolo Todesco all’ultima edizione di Simac Tanning Tech

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Paolo Todesco e Adriano Serafini, CEO di GSC Group