La rivoluzione ECOTAN conquista anche la Cina

L’innovativo progetto firmato Silvateam fa il suo debutto ufficiale all’ACLE di Shanghai e suscita un entusiasmo inatteso, aprendo la strada ad una nuova era di produzione della pelle sostenibile e di alta qualità.

Un’innovazione rivoluzionaria nel campo della produzione di pelli naturali ed eco- friendly ha scosso il panorama della fiera ACLE a Shanghai, attirando l’attenzione di tutti i presenti. Il progetto Ecotan, presentato per la prima volta in questo prestigioso evento, ha acceso un fuoco di dibattito e risvegliato un entusiasmo contagioso. Ecotan rappresenta una vera svolta nel settore della concia delle pelli, ponendo al centro la sostenibilità e la tutela dell’ambiente. Grazie all’utilizzo di tecnologie all’avanguardia e di agenti concianti ecologici e biocircolari, questo audace progetto offre una soluzione innovativa metal-free alle problematiche ambientali legate ai residui di cromo che da troppo tempo affliggono l’industria della pelle. Non appena la tecnologia Ecotan è stata presentata nella sala conferenze ACLE, infatti, si è acceso un grande dibattito tra gli esperti del settore che hanno visto in questo rivoluzionario sistema di concia un potenziale catalizzatore per il cambiamento. L’energia e l’entusiasmo durante la conferenza stampa hanno dimostrato chiaramente l’importanza crescente della sostenibilità ambientale nel campo della pelle anche in Asia, suscitando un interesse contagioso e spingendo gli addetti ai lavori a considerare nuovi modi di produrre ed utilizzare le pelli. Ecotan è molto più di una semplice innovazione tecnologica. Segna l’inizio di una nuova era, in cui la bellezza e la moda si sposano con la responsabilità ambientale che diventa “purpose” dell’azienda. È un invito a sfidare le vecchie pratiche ed abbracciare il cambiamento verso un futuro da ripensare. La presentazione di Ecotan all’All China Leather Exhibition ha segnato un momento epocale. Ha scosso le fondamenta dell’industria conciaria cinese, sollevato importanti questioni e ispirato una nuova visione del futuro del settore, dimostrando che è possibile coniugare l’innovazione con la sostenibilità, dando inizio a una rivoluzione che si diffonderà in tutto il settore, cambiando per sempre il volto della moda e dell’ecologia in Asia, come ci racconta Alessandra Taccon, Ecotan Project Director di Silvateam, in diretta dalla manifestazione.
“Il nostro progetto Ecotan ha fatto il suo ingresso ufficiale anche in Cina, un’area del mondo che già da qualche tempo sta guardando con occhi nuovi alle innovazioni tecnologiche. Da circa un anno, stiamo lavorando allo sviluppo di questa iniziativa nella regione asiatica. I nostri primi due partner cinesi sono le concerie Argonaut e Zheng Long di Foshan, e oggi siamo qui al World Trade Centre di Shanghai per partecipare alla conferenza, su invito diretto di Deborah Taylor, Managing Director di Sustainable Leather Foundation (SLF), al fine di presentare l’idea di una transizione verso una tecnologia sostenibile ed amica dell’ambiente. Durante la conferenza, abbiamo illustrato tre punti fondamentali. Prima di tutto, abbiamo discusso della componente naturale della nostra formulazione, che permette la valorizzazione di un materiale biologico, la pelle, con il tannino proveniente da fonti rinnovabili. Questo concetto pone al cento l’importanza dell’origine dei materiali, in linea con le recenti evoluzioni normative europee. In particolare, ci concentriamo su fonti rinnovabili certificate PEFC, che rispettano i nuovi parametri normativi europei “Deforestation Free” entrati in vigore a giugno 2023 con un impatto globale sulla pelle. In secondo luogo, abbiamo affrontato il tema della “green chemistry” e dei suoi benefici. Oltre alla base naturale, all’interno delle nostre formulazioni non ci sono prodotti tossici o potenzialmente pericolosi per l’uomo e per l’ambiente. E sul tema della sicurezza, nel 2023 abbiamo aderito all’iniziativa di SLF di una produzione 100% PFAS free (Forever Chemicals) e siamo stati certificati ZDHC livello 3. Inoltre, ci impegniamo ad utilizzare una tecnologia completamente priva di metalli e con un basso contenuto di bisfenoli (target <200ppm), in talune formulazioni ridotti a zero. Abbiamo evidenziato come una chimica amica dell’ambiente valorizzi ancora di più l’eccellenza della pelle permettendo di raggiungere prestazioni ottimali. A differenza delle affermazioni di alcuni detrattori, stiamo dimostrando con i fatti che le nostre tecnologie in Silvateam non solo mantengono, ma migliorano le performance del materiale”.
Si è ampiamente discusso di biocircolarità della pelle e di modelli di second life. Come vede lo sviluppo futuro?
“Nella terza parte della conferenza, ci siamo concentrati sulla gestione dei materiali nella fase successiva alla vita utile del prodotto, ossia nella “seconda vita”. La nostra transizione verso tecnologie metal free, basate su fonti naturali e con una rigorosa selezione degli ingredienti nella formulazione, offre numerose opportunità nella gestione del fine vita lungo tutta la filiera produttiva. La nostra sfida principale è quella di trasformare ciò che un tempo era considerato rifiuto in un ingrediente. Pertanto, preferiamo utilizzare il termine “ingredient” invece di “waste”. Abbiamo dimostrato che, ad esempio, i pellami residui provenienti dalle sale di taglio dei brand, che rappresentano spesso oltre il 50% della quantità iniziale e che solitamente restano sul pavimento e vengono poi inceneriti, possono diventare una componente preziosa per la produzione di biofertilizzanti. La pelle stessa è un materiale ricco di carbonio e azoto, che può essere utilizzata in molteplici modi, come la produzione di compost, di biochar e in altri scenari di economia circolare. Questo apre nuove ed ampie prospettive per il settore conciario, favorendo la “cross collaboration” tra diverse filiere come la moda, l’agricoltura, i produttori di fertilizzanti e l’industria del riciclo per citarne alcune”.
Come mai tanto interesse verso tecnologie di avanguardia in un paese quasi totalmente fondato su produzioni di livello medio basso wet-blue?
“Durante la conferenza, abbiamo notato un grande interesse e coinvolgimento da parte dei partecipanti. La presenza di numerosi ospiti conferma che il tema solleva molte riflessioni. Nonostante ci troviamo in un paese in cui si producono principalmente prodotti di massa, le cosiddette commodities, abbiamo riscontrato un notevole livello di interesse ed apertura verso l’innovazione e lo sviluppo di produzioni di valore anche in Cina. Secondo McKinsey, a dispetto dell’incertezza globale, i fatturati moda in Cina cresceranno nel 2023 mediamente tra il 9% e il 14% e molti brand come Vuitton, Hermes e Ralph Lauren continuano ad aprire nuovi stores nei centri commerciali in città emergenti, alimentando la domanda di pellami di qualità. La crisi delle catene di fornitura di lungo raggio e i cambiamenti più recenti avvenuti nel mercato hanno spinto il paese a considerare nuove prospettive di crescita, come le “green technologies”, specialmente nel settore automobilistico che è in profonda transizione verso l’elettrico come ci ha confermato il gruppo Xingye. È sufficiente prenotare un taxi in Cina per comprendere le dimensioni del fenomeno”.
A che punto sono le vostre concerie partner nell’adozione di modelli di seconda vita?
“Molte delle nostre concerie partner hanno già condotto con successo test sul contenuto biobased, sulla compostabilità e sulla biodegradabilità della nostra pelle. Ad esempio, una nota conceria italiana – La Scarpa di Santa Croce – ha già adottato la tecnologia Ecotan e percorso questa strada. In futuro, potremo vedere molte altre concerie seguire questo modello vista la crescente richiesta dei brand di mettere concretamente in atto “good practices”. In breve, il materiale trattato con la nostra tecnologia e con le sue virtuose caratteristiche, si presta ad un’ampia varietà di modelli di riciclo. Fin dalla sua progettazione, infatti, la pelle Ecotan è stata concepita per un riutilizzo responsabile all’interno di una catena di fornitura, potenzialmente correlata a diversi attori industriali, anche quelli non tradizionali”.
Avete dunque creato una vera catena del valore?
“Certamente. Il cuore pulsante della nostra proposta al mercato è proprio la forza della partnership che si è stabilita lungo tutta la filiera di concerie associate in tanti diversi paesi del mondo, dalla Corea al Messico, al Brasile sino alla Cina, oltre all’Italia, al Portogallo e alla Francia. Abbiamo riunito sotto all’egida di uno “scopo” tante esperienze e culture diverse, che stanno facendo crescere l’alleanza Ecotan e stanno creando tantissime opportunità anche inattese di business e sinergie. Principalmente il coinvolgimento diretto dei brand nel nostro progetto sta generando, rispetto al tradizionale modello B2B, un forte valore aggiunto nella comprensione delle logiche e dei trend dei consumatori, nella messa a punto di prodotti di nuova generazione e nel livello di trasparenza con il quale operiamo con tutti gli attori della nostra rete”.

Alessandra Taccon, Deborah Taylor and Thomas Yu

Alessandra Taccon, Deborah Taylor and Thomas Yu