Minucoop, componenti top all’insegna di uno sviluppo etico e sostenibile

Cosa rende una cooperativa un circolo sociale virtuoso? Grande impegno e innovazione che passa anche attraverso la tutela dell’ambiente e dei lavoratori, sostenibilità delle decisioni e dei processi, etica dello sviluppo, continua capacità di ideazione di nuovi contenuti e stabilizzazione dei servizi per i suoi partner. Minucoop è un esempio di un nuovo modello di impresa che ha l’obiettivo di valorizzare e preservare ogni risorsa umana per garantire anche un futuro ecosostenibile, sostenibili anche dal punto di vista sociale perché gli effetti del nostro impegno si riflettano positivamente sull’indotto di tutta la filiera e sulla comunità che ci circonda. Elisa Bonini e Diego De Rossi entrano nel cuore della loro realtà e ci raccontano come garantiscono il loro operato.
Cominciamo dalle novità…
“Per quanto riguarda i nostri prodotti, partiamo da una gamma storica di occhielli e di rivetti che ci portiamo da quando la Minucoop è nata, nel 1980. Di anno in anno abbiamo integrato con nuove geometrie, nuove finiture e preziosi. Questo accessorio moda è diventato ormai un gioiello che deve anche dare un valore aggiunto al manufatto”.
Voi siete a tutti gli effetti la seconda generazione…
“Tanti di noi sono stati assunti quando la Minucoop è stata fondata, alcuni ex dipendenti di una storica azienda di minuterie del Padovano. Via via ci sono state le successive integrazioni di personale più giovane. Oggi contiamo un misto di 50enni e 40enni, di 30enni e di 20enni che stanno via via crescendo. Stiamo puntando sui giovani per affrontare al meglio il ricambio generazionale. Per fortuna nella nostra azienda ci sono delle persone di grande esperienza che fungono da “tutor”; d’altra parte è chiaro che il nostro compito è quello farle crescere e, in un secondo momento, passare loro il testimone”.
L’esperienza è tutto…
“Con l’esperienza, quando ti trovi davanti a clienti che ti chiedono qualcosa di particolare, sai anche già se la cosa è fattibile o non lo è. Se sei unicamente un commerciale, è difficile che tu riesca a valutare. Non tutto è realizzabile, vogliamo accompagnare il cliente ad avere un prodotto uguale, o addirittura migliore di quello che lui ha già in mente di realizzare”.
Spesso i designer realizzano creazioni meravigliose su carta che sono però irrealizzabili nella realtà…
“Infatti, anche a noi capita che i clienti ci chiedano dei prodotti, delle forme, delle personalizzazioni che a volte non sono realizzabili. Grazie alla nostra esperienza possiamo dare loro subito un feedback sulla fattibilità del progetto perché una cosa è disegnare un’altra cosa è realizzarlo”.
La tecnologia non arriva dappertutto…
“Non ancora almeno…Il metallo ha dei limiti tecnici oggettivi, noi stampiamo a freddo e il conio ha dei limiti meccanici che non si possono oltrepassare. Noi ci mettiamo comunque al servizio del cliente e quello che magari è impossibile proviamo a far sì che diventi possibile. Tanti nuovi articoli sono nati proprio sulla base di richieste particolari del cliente. Dall’occhiello rotondo classico siamo arrivati addirittura a produrlo a forma di stella, fiore, cuore…”
Il mondo della moda continua a chiedere diversificazione e personalizzazioni. Per voi questo ha rappresentato nell’arco del tempo un plus o è stato più una difficoltà?
“Per noi è stato assolutamente positivo e mettersi in gioco lo è sempre”.
Per voi è più importante trovare il modo di soddisfare le richieste della vostra clientela o evolvere internamente per poi arrivare a soddisfare tutte le richieste?
“Le due cose vanno in parallelo perché partendo dal proprio interno, migliorando la professionalità di ognuno di noi migliora anche tutto il processo creando vantaggi concreti al cliente. Miglioriamo la qualità della geometria del prodotto e il cliente ne sarà felice. Se arriveranno clienti che chiederanno sempre più prodotti green, noi saremo pronti ad accogliere la sfida. Quindi sì, siamo in continua evoluzione proprio per andare incontro alle nuove richieste dei clienti che sono sempre più per il made in Italy, garanzia che sta facendo davvero la differenza”.
Quali sono i vostri prodotti più innovativi che avete presentato ultimamente?
“L’acciaio inox, sicuramente, che è tornato ad essere molto richiesto per la questione green. Stiamo lavorando anche su alluminio e rame, materiali che garantiscono la durabilità nel tempo e l’ecosostenibilità nei processi di finitura senza l’uso dei metalli pesanti nei riporti galvanici visto che dal mondo del Fashion arrivano sempre maggiori richiami alla sostenibilità del prodotto e all’economia circolare”.

www.minucoop.it