Officine RM, l’anno del rilancio

Lo storico marchio, entrato a far parte del gruppo Bauce Tri.Ma di Trissino (Vicenza), dispone di un nuovo capannone: il 90% della produzione destinata all’estero

Per RM, lo storico marchio entrato a far parte del gruppo Bauce Tri.Ma di Trissino (Vicenza), comune inserito nel distretto di Arzignano, il 2023 sarà l’anno del rilancio definitivo. L’azienda venne fondata nel 1974 a Bologna da due soci che in 45 anni di attività, sino a quando è avvenuto il passaggio di proprietà, hanno realizzato e prodotto una gamma completa di macchine per conceria. Si tratta di una realtà aziendale specializzata nella produzione di macchine per conceria con una tecnologia completa per la lavorazione di pelli, in particolare le ovocaprine. I macchinari più conosciuti e sui quali si investirà anche in futuro sono le scarnatrici, le rasatrici, le smerigliatrici, le macchine a pulire e le messe al vento di piccole dimensioni perfette per la guanteria, l’abbigliamento e le fodere per calzature.
“Ad inizio primavera sarà ultimato il nuovo capannone – conferma Luca Bauce, titolare dell’omonimo gruppo assieme alle sorelle Sabrina e Michela – che si affiancherà al resto del doppio stabilimento principale di Trissino, dove c’è anche la direzione e gli uffici. Questa nuova realtà industriale siamo riusciti a rilanciarla, integrandolo nel know-how del gruppo Bauce che è uno dei primi del mondo. In particolare nel comparto ovocaprine noi operavamo solamente con la pressa per wet blue e una messa a vento in continuo, un macchinario quest’ultimo adatto a concerie con produzioni elevate e quindi costoso. Con la definizione dell’operazione finanziaria, abbiamo rilevato l’intero pacchetto, comprendente il brand, la tecnologia e il magazzino, portando a Trissino i macchinari e l’ufficio tecnico. I punti forza saranno le messe al vento di grandi dimensioni: abbiamo già prodotto i modelli 3.200 e 3.300, sempre molto richiesti sul mercato”.
Lo sviluppo, secondo l’imprenditore vicentino, è proseguito secondo i programmi, anche dal punto di vista tecnologico. “In questi ultimi anni abbiamo proceduto con una serie di innovazioni messe in atto dai nostri tecnici che hanno una reale competenza riconosciuta a livello mondiale. In particolare abbiamo trasferito alle scarnatrici il bagaglio di conoscenze sviluppate nella progettazione delle nostre messe a vento e nelle presse, cui sono seguiti le modifiche sulle messe al vento di piccole dimensioni. La consegna di macchinari con marchio RM prosegue da qualche anno, ma con la messa in linea della produzione previste a regime, risponderemo con ulteriore maggior tempismo alle richieste del mercato”.
Molto interessanti le prospettive di mercato che attende RM nel corso del 2023 e negli anni successivi. “Secondo le nostre previsioni – tiene a precisare Bauce – il 90% del fatturato della RM sarà legato all’export e il rimanente 10% al mercato italiano. All’estero i continenti più importanti sono rappresentati dall’Europa e dall’Asia, quindi è abbastanza scontato che nei confidiamo in una riapertura della Cina dopo le vicende legate alla pandemia e con essa tutto il Far East, vista la presenza di Paesi importanti e dinamici. La speranza è che nel nuovo anno possa rientrare alla normalità anche il discorso legato ai costi delle materie prime, così come i costi energetici che hanno finito con il pesare negativamente sulla marginalità alla fine dello scorso anno”.
Fondamentale l’adeguamento del nuovo marchio nell’ambito delle certificazioni. “Non tutti i modelli RM, anche per il fatto di essere stati concepiti in tempi lontani, rispettavano sino in fondo i requisiti necessari. Noi già a fine 2019, quindi prima dell’allarme Covid, abbiamo creato e brevettato Eco Process Bauce Tri.Ma, un marchio di qualità per certificare che la macchina è stata costruita con parametri rigidi per garantire elevate prestazioni e testata per verificare il mantenimento delle prestazioni nel tempo. Gli standard molto rigidi, alla base della nostra ricerca e sviluppo, garantiscono maggiori performance in qualità della lavorazione, tempi più brevi e risparmio energetico oltre che per il funzionamento della macchina stessa per tutto il processo di lavorazione della pelle”.
Il risparmio energetico è un argomento di grande attualità, nell’ambito del quale il gruppo veneto ha saputo anticipare i tempi con notevole tempismo. “Da quasi tre anni abbiamo iniziato la trasformazione di tutte le nostre macchine idrauliche in elettriche, per garantirci un risparmio energetico rilevante, specialmente per le macchine solitamente energivore come le grandi presse a sette cilindri: parliamo di cifre già da tempo considerevoli, ma ora diventate insostenibili. In buona parte abbiamo eliminato la componentistica idraulica, soggetta spesso a manutenzioni e a consumi di corrente abbastanza elevati, con l’utilizzo di motori elettrici inverter che garantiscono un risparmio energetico, in quanto in grado di controllare il flusso e gli assorbimenti del motore. Questa tecnologia per il gruppo Bauce rappresenta una priorità dal 2021 e via via è stata trasferita sui modelli RM”.
Tra le novità più importanti del 2023 c’è il ritorno a regime delle fiere internazionali del settore, seppur ancora con l’incognita legata alle scelte legate all’economia cinese. “Dopo il ritorno alla fiera indiana di Chennai a fine gennaio – conclude Luca Bauce – parteciperemo alle principali rassegne mondiali, tra cui quelle a Dubai e a settembre al Tanning Tech di Milano. Per quanto riguarda la Cina capire se torneranno a riaprire già da quest’anno o dal 2024”.

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