S.F. OFFICINA MECCANICA 1930 Il rilancio della Palmellatrice TEX

Al Salone Tanning Tech di Milano l’industria di Montopoli (Pisa), produttrice di macchinari per la lavorazione delle pelli, ha presentato il nuovo modello aggiornato
È il rilancio della Palmellatrice TEX, per quello che rappresenta un modello rivisto e rimodernato, la principale operazione di mercato lanciata, in occasione del Salone Tanning Tech, ospitato in Fiera a Milano dal 22 al 24 settembre, dalla S.F. OFFICINA MECCANICA 1930, l’industria di Montopoli in Val d’Arno (Pisa), nel distretto della pelle di Santa Croce, produttrice di macchinari per la lavorazione delle pelli e di macchinari al servizio dell’industria conciaria.
Si tratta di un’importante mossa strategica per uno dei marchi più storici a livello italiano e mondiale, che vanta oltre 90 anni di storia e che alla fine di questo decennio festeggerà il secolo di vita, un traguardo bellissimo. La società fu fondata, per l’appunto nel 1930, da Gino Soldani e in seguito gestita dal figlio Franco fino al 2004: ora alla guida ci sono i nipoti Enrico, Simone e Silvia, in quella che rappresenta la terza generazione di una storia straordinaria anche dal punto di vista familiare.
Nel corso dei decenni l’evoluzione delle tecnologie ha consentito di sviluppare ed esportare in tutto il mondo macchinari all’avanguardia e sempre aggiornati per la lavorazione sia delle pelli bovine, caprine ed ovocaprine sia dei pellami esotici di pregio: lucidatrici, smerigliatrici, scarnatrici, rasatrici e lisse per rettili e coccodrilli si affiancano a modelli storici rivisitati dall’azienda in chiave tecnologica. Tra queste la Palmellatrice TEX che comprende i modelli in larghezza lavoro misura 2000, 2500 e 3000 in grado di realizzare sulla pelle una texture dalla grana leggermente crespata con effetto a pergamena, morbida al tatto e gradevole alla vista.
Proprio di questo macchinario e del suo rilancio abbiamo parlato, durante il Salone di Milano, con Silvia Soldani, socio amministratore della società toscana. All’interno dello stand, dove è stata effettuata l’intervista, è stata esposta questa macchina, che dunque è stata ammirata nel corso della tre giorni fieristica. “Il modello evoluto di Palmellatrice TEX – ci ha spiegato la signora Soldani – è stato realizzato rievocando l’artigianalità e la qualità dei lavori del passato unendoli alla tecnologia moderna dei nostri giorni. La macchina è stata studiata nei minimi particolari e realizzata affinché risultasse di facile utilizzo per l’operatore e per destinarla sia a chi realizza un articolo di nicchia sia a chi vuole dare morbidezza al pellame o recuperare stock inutilizzati tramite un particolare processo”.
La Palmellatrice TEX potrà rappresentare un trampolino di lancio quando finalmente si uscirà dalla “tenaglia” della pandemia sanitaria?
“Riteniamo di sì, in quanto destinata adesso a un vasto mercato e non più solamente all’articolo di nicchia. Oggi grazie ad una speciale procedura ideata da Remo Petroselli, general manager di Chimont International Spa, tramite la nostra Palmellatrice che possiede, ha elaborato un sistema speciale di rifinizione che consente anche di recuperare pellami di qualità inferiore: su pellami di terza e quarta scelta, viene applicata una pellicola, prodotta esclusivamente da Chimont Spa, che fonde e penetra all’interno della pelle stessa. La pelle viene poi palmellata con la nostra macchina, dopo di che viene rimossa la pellicola e la pelle risulta priva di difetti e particolarmente morbida al tatto. In questo modo si possono recuperare enormi stock di pellami che altrimenti non avrebbero sbocco sul mercato. Questo sistema può quindi diventare estremamente interessante anche per molti altri mercati sia italiani che esteri. Quindi sì, crediamo molto che questa macchina sarà presto molto apprezzata in diversi Paesi”.
Da quanto tempo è in produzione questa Palmellatrice?
“Da circa quattro-cinque anni, anche se trattandosi di un prodotto di nicchia vantiamo numeri abbastanza limitati in Italia, circoscritti al distretto di Santa Croce sull’Arno, dove noi operiamo da sempre e dove siamo molto conosciuti e apprezzati. Proprio in questo distretto ci sono, oltre a concerie anche stampatori in possesso della nostra macchina Palmellatrice Tex che la utilizzano su pelli stampate per ridare loro morbidezza”.
Ci può fornire i dettagli di questo macchinario?
“La struttura della macchina è in acciaio, progettata al fine di garantire un veloce smontaggio e rimontaggio dei cilindri palmellatori. I cilindri palmellatori sono costruiti rispettando le antiche tradizioni e utilizzando la moderna tecnologia. Composti da un’anima in acciaio e rivestiti da sughero, entrambi hanno motorizzazione indipendente e le velocità sono variabili e controllabili elettronicamente tramite l’apposito display touch-screen. È presente un PLC (Programmable Logic Controller) che può memorizzare diverse impostazioni della macchina e richiamarle a comando dell’operatore. Inoltre come optional è disponibile un tappeto che trasporta la pelle lavorata in prossimità dell’operatore sotto al bancale”.
Un aspetto fondamentale riguarda i cilindri palmellatori…
“Proprio così, si tratta di una tecnologia molto evoluta. E il montaggio dei sugheri sul cilindro rappresenta un lavoro che viene fatto totalmente a mano in maniera artigiana come lo si faceva una volta”.

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Silvia Soldani, socio amministratore di S.F. Officina Meccanica 1930