Sc Costruzioni Meccaniche, il 2023 sarà un anno di innovazioni

S.C. Costruzioni Meccaniche di Empoli (Firenze), specializzata nella produzione per macchine per conceria e impianti di depurazione, guarda con fiducia all’anno appena iniziato per crescere sul mercato italiano ed estero

“Dopo il biennio 20-21 caratterizzato dalla pandemia, lo scorso anno abbiamo recuperato molto bene, tornando ai livelli pre-Covid, con il fatturato che ha registrato un incremento rispetto al 2019”. Con queste parole i due titolari e soci, Roberto Calattini e Fabio Scardigli, spiegano lo scenario che riguarda la S.C. Costruzioni Meccaniche di Empoli (Firenze), presente sul mercato italiano ed estero dalla metà degli Anni Ottanta, che progetta, costruisce ed installa impianti ed attrezzature ausiliarie per diversi settori industriali, in particolar modo macchine per conceria e impianti di depurazione.
“La performance registrata nel corso del 2022 – precisano i due imprenditori dell’azienda toscana – è stata favorita da una serie di fattori, in particolare aver lanciato sul mercato nazionale ed estero prodotti innovativi, ma anche essere riusciti ad penetrare in nuovi mercati. In Italia hanno sicuramente aiutato e influito le agevolazioni legate a Industria 4.0, che sono arrivate quando noi eravamo già pronti per una fase importante di rilancio, ma che indubbiamente ci hanno garantito una bella spinta”.
Quali sono stati i nuovi prodotti nella seconda metà dello scorso anno, anche in prospettiva 2023?
“In realtà non ci sono state novità sostanziali, abbiamo progettato e costruito una pressa a stampare con due carrelli per un cliente, a conferma della nostra capacità di customizzare parte dei nostri prodotti in base alle esigenze. Per il resto abbiamo proseguito nella politica di costanti aggiornamenti, soprattutto per quanto riguarda l’automazione, anche in questo caso la spinta di Industria 4.0 è stata importante. Sui conti finali del 2022 ha pesato anche la crescita del costo delle materie prime, caratterizzata da un andamento anomalo durante l’anno. Ad esempio nel continente americano nel suo complesso, da nord a sud, c’è da registrare che grazie al cambio dollaro/euro, loro hanno patito meno l’aumento dei prezzi”.
A proposito di mercati esteri, cosa ci potete dire dello scenario attuale?
“In Cina siamo tornati dopo quasi 3 anni, nell’autunno 2022, a conferma di un rallentamento che ha riguardato gran parte del continente asiatico. Un’area dove la ripresa economica è evidente è il Sudamerica, in molti di questi Paesi si lavora per l’automotive, quindi siamo nel cuore del lavoro conciario. Anche in Messico c’è tanto da fare, un po’ tutte le aziende sono già presenti in questo Stato, che non rappresenta più una novità da scoprire. Tutti questi mercati li seguiamo da decenni, abbiamo iniziato ad andarci nel 1995, quindi li conosciamo molto bene e sappiamo come lavorare, anche se l’obiettivo è sempre quello di penetrare e ampliarci ulteriormente”.
Quali sono i vostri punti di forza all’estero?
“Dovunque siamo in grado di garantire l’assistenza, in ogni Paese abbiamo dei referenti che sono importanti punti d’appoggio, ma nella quasi totalità i nostri clienti sono in grado di arrangiarsi. In molte concerie del Sudamerica ci sono i meccanici interni, che talvolta ci contattano telefonicamente soprattutto per quanto riguarda i software e noi siamo in grado di aiutarli a distanza. Dobbiamo anche dire che le nostre macchine sono molto performanti e raramente necessitano di interventi”.
Un altro tema è legato ad una sempre maggiore attenzione all’ambiente e alle certificazioni …
“Da alcuni anni abbiamo aderito all’iniziativa “Targa Verde” di Assomac, la speranza è che con il tempo l’interesse possa crescere, noi siamo pronti. Tutti i macchinari S.C. Costruzioni Meccaniche sono certificati in base alle normative vigenti, tutto ciò rappresenta una garanzia per i nostri clienti ma anche un biglietto da visita importante. Rispetto alla concorrenza noi disponiamo anche della Certificazione 10.90 che tuttavia non riguarda specificatamente il settore conceria, bensì la saldatura e il settore costruzioni. Così, quando c’è la necessità di installare qualche impianto, soprattutto su progetti di terzi, abbiamo la certezza di rispettare le normative”.

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Roberto Calattini, alla guida dell’industria toscana assieme al socio Fabio Scardigli

Il macchinario, coperto da brevetto personalizzato dell’azienda toscana, rappresenta uno dei top di gamma di S.C. Costruzioni Meccaniche
Il filtro HAIRPRESS è una macchina autopulente che è stata espressamente progettata per la separazione del pelo dai bagni di calcinaio e può essere impiegata anche per la filtrazione di altri tipi di scarichi conciari o effluenti di altri processi industriali. La caratteristica principale di questo filtro filtro è disidratare e compattare il materiale trattenuto, grazie ad un sistema costituito da un cono in gomma di forma particolare, che determina una riduzione del volume e quindi dei costi di smaltimento.

Ai due soci e titolari dell’azienda, Roberto Calattini e Fabio Scardigli, abbiamo chiesto di elencarci le caratteristiche tecniche del filtro. “HAIRPRESS è composto – precisano – da una doccia filtrante a sezione semicircolare realizzata con lamiera forata di acciaio inossidabile ad alto spessore e da una coclea che rasa la superficie interna della doccia. Il materiale trattenuta dal pannello filtrante, viene rimosso dalla coclea e spinto a passare attraverso il cono in gomma, nel quale, grazie alla pressione sviluppata, perde gran parte dell’acqua trascinata. Speciali spazzole fissate al bordo esterno della coclea, puliscono a fondo i fori filtranti e ne impediscono l’intasamento. La portata di filtrazione si mantiene quindi sempre elevata e la manutenzione del sistema filtrante è ridotta al minimo. Il filtro è dotato di una pompa sommergibile interna, che serve al ricircolo del bagno filtrato. Quadro elettrico e pulsantiera di comando sono collocati direttamente a bordo macchina”.

La fase principale da parte di questo macchinario è il recupero del pelo dai bagni di calcinaio. “I sistemi di calcinaio non distruttivo – aggiungono Calattini e Scardigli – permettono di ridurre il carico inquinante di conceria in misura elevata sia per il COD (30-50%) che per i solidi sospesi (40-60%), l’ammoniaca e il solfuro. Il processo è efficace e ben gestibile a patto che il sistema di filtrazione abbia una capacità di smaltimento adeguata, in modo da ridurre i tempi esecutivi. I filtri Hairpress sono caratterizzati da una elevata portata di trattamento e da una semplicità di funzionamento ed installazione che li rende adattabili a tutte le situazioni. La macchina può essere alimentata per gravità se i bottali sono a un’altezza di 100-120 cm da terra oppure mediante pompaggio nel caso di altezze inferiori. In entrambi i casi il bagno viene scaricato dal bottale attraverso valvole di scarico, raccolto dalle canalette semicircolari, realizzate e fornite da S.C., e convogliato al filtro direttamente o mediante una pompa sommergibile.

Il bagno filtrato viene rinviato allo stesso bottale dalla pompa interna. Il processo si protrae fino a completa rimozione del pelo dal bagno, in un tempo di circa 1 ora. Il pelo trattenuto viene compattato e scaricato con una umidità residua del 40-50%. La stessa macchina può servire più bottali in sequenza e il circuito idraulico di selezione bottale in ricircolo può essere dotato di valvole a comando manuale o automatizzato con valvole servoazionate”.