Sneaknit, tomaie di ultima generazione, la ridefinizione del paradigma

Si trova proprio nel cuore delle Marche, fiore all’occhiello del Paese per quanto riguarda il settore dell’industria calzaturiera, e sta ridefinendo il concetto di tomaia di ultima generazione. È Sneaknit, l’azienda fondata nel 2019 dal visionario imprenditore Pierpaolo Sgattoni, che ce la illustra insieme alla storia, la vision e i progetti per il futuro.
Iniziamo dalla sua, di storia. Come ha iniziato questo percorso?
“Sono originario di Monte Urano, paesino marchigiano famoso nel settore della calzatura per bambino, e vengo da una famiglia che da generazioni è attiva nella produzione di scarpe e nel commercio dei pellami. Ho iniziato dalla gavetta, in fabbrica, ma presto ho capito che era un mondo che mi stava stretto, ero curioso e mi interessavano le relazioni e sono passato al commerciale. Nel ’92 mi sono messo con mio padre a vendere pellami per la moda, scarpe e borse, e due anni più tardi sono entrato in Mastrotto, gruppo internazionale leader nella produzione di pelli. Per loro ho contribuito allo sviluppo di Mastrotto Express, una struttura di magazzino pronta consegna nelle Marche che, con un fatturato di oltre 20 milioni di euro nel giro di un paio d’anni, si è rivelato prova tangibile della crescita professionale che stavo compiendo. Ho poi nel tempo allargato i miei contatti a livello internazionale; Il mio percorso con il far East è iniziato in India e dopo poco sono sbarcato in Cina dove ho trovato la giusta direzione. È stato qui, al Global Trade Port, il più grande mercato permanente di materiali per calzature nel GuangDong, e nel Fujian settentrionale, che ho visto per la prima volta la tomaia che sarebbe diventata il core business della mia futura azienda. Frequentavo la Cina da diversi anni e alcune divergenze di vedute con la proprietà mi stavano allontanando da Mastrotto. Così ho aperto la mia azienda Sneaknit, proprio qui a Civitanova Marche”.
Molte grandi firme del settore calzature si sono accorte che il mercato sta gradualmente virando verso il nuovo sistema produttivo di tomaie che voi state cavalcando con successo già da qualche anno. Possiamo entrare nel dettaglio?
“Si tratta di tomaie innovative, create in un unico passaggio e già quasi finite dal primo macchinario. Vengono poi rifinite con un processo di taglio laser, eliminando gli scarti e aggiungendo elementi come TPU, ricami o altri accessori, il tutto senza l’uso di cuciture tradizionali, ma attraverso tecniche come l’alta frequenza o la stampa digitale. Quando l’ho vista per la prima volta, durante la visita di un’azienda in Cina, questa innovazione mi ha folgorato. Non solo per la sua efficienza produttiva, ma anche per i benefici in termini di sostenibilità. Un calzaturificio che adotta queste tomaie avanzate pressoché pronte può considerare già completato il 60% del lavoro, un vantaggio notevole che riduce l’impatto ambientale e ottimizza i tempi di produzione. Con il metodo Inlocked poi possiamo creare tomaie a uno o due spessori. Il secondo strato funge da fodera e permette l’iniezione mediante un ago specifico di filati caldi o lane con l’obiettivo di offrire comfort termico. Il processo consente di lavorare materiali diversi, come poliestere e lana, e di aggiungere rinforzi come la microfibra per una maggiore stabilità. La rigidità della tomaia è regolabile grazie all’uso di filati rinforzanti e hot melt, un filato di nylon termo formante, che dà stabilità alla tomaia e consente di migliorare il comfort di calzata. Questi elementi conferiscono resistenza e flessibilità al prodotto finito, utile anche in condizioni di alte prestazioni, come richiesto in certi tipi di calzature tecniche o da lavoro”.
Sneaknit produce tomaie scarpe di ogni tipo: sneaker, decolleté, casual shoes, stivali, comfort. Ma anche outdoor e safety. Cosa le rende così speciali?
“Innanzitutto utilizziamo il Knit, una maglia che si adatta perfettamente al piede in ogni suo movimento, la scarpa risulta leggera e traspirante. Le nostre tomaie per il settore safety sono composte da una fibra tessile che non permette la perforazione, caratteristica essenziale per le calzature utilizzate da chi lavora in luoghi o fabbriche dove questo rischio è alto e continuo. Inoltre, con la loro composizione, aiutano a ridurre la fatica dei piedi, anche dopo ore di lavoro. Le norme che regolamentano la corretta attrezzatura antinfortunistica e i dispositivi di protezione individuale hanno permesso un notevole passo in avanti in termini di sicurezza sul lavoro, spingendo la tecnologia verso la ricerca di nuove soluzioni sempre più aggiornate. Noi siamo arrivati a produrre tomaie antinfortunistiche all’avanguardia, costruite utilizzando materiali pregiati e resistenti e pensati per una maggiore qualità e durevolezza nel tempo, che garantiscono al piede comfort e leggerezza, e possono essere sfruttate al massimo delle loro prestazioni in totale sicurezza. Ma lo consideriamo soltanto un inizio. È un mercato in crescita e anche noi siamo cresciuti nell’ultimo anno, nonostante le difficoltà che i mercati di tutto il mondo stanno riscontrando”.
È un mercato difficile e molto esigente.
“Giusto. E noi, oltre a sentirci perfettamente in grado di rispondere alle sue richieste più difficili da soddisfare, le incoraggiamo vivamente. Ogni nostro articolo è il risultato di un processo di progettazione attentamente studiato e perfezionato nei dettagli. ‘Non chiedeteci gli standard’, diciamo ai nostri clienti, ‘possiamo fare molto di più’! Con il nostro laboratorio e centro ricerche, offriamo qualità e soluzioni altamente personalizzate. Ad esempio, su richiesta di un cliente abbiamo recentemente sviluppato una tomaia speciale per chi soffre di alluce valgo, che prevede un’area stretch nascosta da una texture elegante che garantisce elasticità e comfort. Il laboratorio di ricerca e sviluppo è un focolaio di innovazione, dove materiali e tecnologie vengono costantemente sviluppati per ridefinire gli standard di performance e sostenibilità. Perché dovremmo accontentarci dello standard?”
Quali sono i vostri progetti futuri?
“Vorremmo espandere la nostra presenza produttiva, aprendo un nuovo laboratorio in Italia che lavorerà in sinergia con quello in Cina. Grazie all’assistenza del nostro team di abilissimi programmatori, le nostre macchine, che possono essere controllate a distanza, saranno interconnesse tra i due Paesi. Il team in Cina invierà i programmi necessari e l’operatore in Italia dovrà semplicemente caricare i materiali e avviare la produzione. Questo sistema permetterà alla macchina italiana di eseguire i progetti esattamente come pianificato dal nostro laboratorio cinese. Stiamo anche sviluppando una partnership strategica per sviluppare ulteriormente la produzione. L’idea è quella di collaborare con un affiliato che possa investire nell’acquisto di nuove macchine dedicate esclusivamente alla nostra produzione, condividendo i costi. Noi ci concentreremmo sugli aspetti commerciali e di ricerca e sviluppo, il partner sulla produzione. Con questo approccio, porteremmo l’innovazione delle tomaie direttamente dal nostro laboratorio al mercato, pronte per essere trasformate in calzature di alta qualità. In un contesto di incertezza geopolitica come quello attuale, la necessità di riportare la produzione a livello locale diventa sempre più impellente e, automatizzando processi che tradizionalmente non lo erano, è possibile ridurre significativamente i costi. L’automazione diventa una scelta strategica per mantenere alta la competitività, consentendo di bilanciare i costi e di sfruttare al meglio le risorse umane per attività ad alto valore aggiunto”.
Oltre all’abbattimento dei costi di produzione, il vostro sguardo attento alle problematiche ambientali si riflette anche in altri accorgimenti?
“L’attenzione all’ambiente è un nostro obiettivo primario e molte sono le accortezze prese in questo senso. Come l’utilizzo di filati riciclati fino al 100%, l’azzeramento degli scarti (zero waste) rispetto al normale processo produttivo con taglio e orlatura. Le nostre tomaie, realizzate con materia prima totalmente biodegradabile ottenuta dal riciclo, sono poi del tutto riciclabili a fine vita o in caso di dispersione nell’ambiente. Tutto questo non solo in rispetto alle leggi sulla certificazione, ma anche per assicurare un futuro più verde alle generazioni future”.

www.sneaknit.it

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Pierpaolo Sgattoni