Venice Sustainable Fashion Forum 2023, Boosting Transition

Sergio Tamborini, Presidente Sistema Moda Italia, e Flavio Sciuccati, Senior Partner & Director of the Global Fashion Unit, The European House – Ambrosetti, hanno presentato otto punti di riflessione per il mondo della politica sulla transizione sostenibile del settore Moda.

“Boosting Transition” il titolo scelto per l’edizione 2023 del “Venice Sustainable Fashion Forum”, summit promosso da Sistema Moda Italia, The European House – Ambrosetti e Confindustria Veneto Est – Area Metropolitana Venezia Padova Rovigo Treviso. Un’edizione ricca di spunti nata con l’obiettivo di sottolineare l’urgenza di interventi efficaci e coordinati che consentano di ottenere risultati concreti nella riduzione dell’impatto ambientale e sociale grazie all’adozione di buone pratiche nella filiera del fashion. Un invito rivolto a tutti gli attori della filiera, in particolare alle istituzioni, al mondo politico e al legislatore, affinché promuovano un approccio coeso con un sistema normativo omogeneo. Ma anche un’occasione per lanciare un appello alla finanza e al sistema creditizio che, con il suo ruolo chiave a sostegno delle imprese, può consentire ai protagonisti della industry, non solo di traguardare gli ambiziosi obiettivi stabiliti dall’Unione Europea, ma anche di aderire a un nuovo concetto di competitività che vada oltre il fattore prezzo.

Acquisito che la filiera del fashion è piuttosto in ritardo rispetto agli obiettivi da raggiungere per una auspicata transizione sostenibile, le proposte conclusive illustrate per accelerare la transizione globale del settore sono state otto: anticipare la transizione del mercato per orientare e canalizzare l’azione delle aziende verso la (tempestiva) adozione di strumenti volontari e obbligatori che la UE sta sviluppando; costituire delle task-force multi-stakeholder guidate dai Governi per agire come facilitatori della transizione, consultarsi in modo flessibile con gli attori industriali chiave, e definire una roadmap che sostenga la trasformazione ESG e lavorare verso obiettivi coerenti con le specificità nazionali; catalizzare il cambiamento attraverso alleanze da promuovere tra tutti gli attori a monte e a valle della filiera della moda, insieme al settore finanziario e altri attori della catena di valore; misurare l’impatto delle politiche attraverso un set minimo di dati per tutti per valutare l’efficacia delle politiche e delle azioni normative, creando un database aggiornato basato su un numero limitato di KPI significativi e coerenti con i prossimi requisiti di compliance europei e globali; promuovere un cambiamento culturale positivo sfruttando il potenziale di comunicazione di messaggi ed esperienze positive (come eventi, concerti, ecc.) per coinvolgere i consumatori in un cambiamento culturale e influenzare le abitudini di consumo; creare un’avanguardia della sostenibilità guidata da catene del valore del lusso Italiane e francesi attraverso un tavolo che accolga i leader del settore italiani e francesi per rendere il lusso non solo un simbolo di qualità ma anche un precursore che indichi la direzione dell’equa transizione della moda; rendere più profittevoli le scelte aziendali di sostenibilità e liberare e sfruttare appieno il potenziale di cambiamento delle aziende UE promuovendo lo sviluppo, diffusione e adozione su larga scala di tecnologie green lungo tutta la catena di valore della moda; promuovere un approccio integrato tra riciclo e riuso creando sinergie virtuose tra gli operatori del riciclo e riuso per affrontare efficacemente la sfida della sovrapproduzione, migliorando la durabilità fisica e immateriale dei tessuti eco-progettati e riducendo allo stesso tempo i capi d’abbigliamento multimateriale.

Tra gli interventi, Chiara Mastrotto, Presidente e AD di Gruppo Mastrotto ha sottolineato che “La filiera della pelle è lunga, articolata e coinvolge molti attori diversi: dalle fattorie agli allevamenti, dalle concerie ai brand della moda. Per questo motivo, coordinare e garantire standard sostenibili lungo tutta la catena di produzione è molto complesso. La chiave di volta per accelerare la transizione sostenibile sarà lavorare insieme a tutti gli attori coinvolti, per identificare un vero e proprio standard di sostenibilità condiviso. Proprio per avviare questo dialogo, in questa edizione del VSFF per la prima volta abbiamo creato un Tavolo di Lavoro sulla Filiera Pelle, con la presenza di player di filiera come noi di Gruppo Mastrotto, Assomac e Lapi Group, insieme a importanti brand della moda che hanno la pelle nel loro DNA”.

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