Vibram, riparare, riutilizzare, riciclare: la via verso una moda più sostenibile

Dimenticate l’opulenza delle sfilate e i diktat effimeri delle passerelle.
La vera rivoluzione della moda è silenziosa, concreta e si chiama Vibram. Un nome che, da decenni, calca le vette più impervie e le strade più battute del pianeta, con le sue iconiche suole. Ma oggi, Vibram va oltre, diventando portabandiera di un nuovo paradigma: la moda sostenibile. Riparare, riutilizzare, riciclare: non è solo un mantra, ma un impegno concreto che si traduce in azioni tangibili. La rete di calzolai esperti, disseminata sul territorio, offre nuova vita alle scarpe usurate, elevando la riparazione ad arte nobile e gesto di responsabilità. Le suole “open”, accessibili a tutti, aprono la strada a un modello di business collaborativo e inclusivo. Vibram non si limita a seguire le tendenze, le anticipa. L’utilizzo di materiali riciclati e biodegradabili, come nella Vibram Ecostep Recycle nata nel 1994, ben prima del boom della sostenibilità, ne è la prova. La collaborazione con brand e la campagna “Repair if you care” sono solo alcuni esempi di come l’azienda stia tessendo una rete di consapevolezza, educando il consumatore a scelte più responsabili. Vibram non vende solo scarpe, vende un futuro. Un futuro in cui la moda non è solo vanità effimera, ma espressione di un profondo rispetto per l’ambiente e per le persone. Un futuro che, passo dopo passo, calza già ai nostri piedi. Ce lo racconta Valeria Tobia, Marketing Coordinator Vibram, in questa intervista.
Lineapelle è sempre un palcoscenico di innovazione. Quali sorprese ci avete riservato quest’anno?
“A questa prima edizione dell’anno abbiamo voluto presentare un nuovo concetto, ovvero “Layer of Performance”. Si tratta di uno strato di “performance” che decliniamo su tre diverse tipologie di prodotto. L’obiettivo è comunicare che Vibram ha creato questa nuova soluzione per ottenere il massimo delle prestazioni, della leggerezza, con il minimo spessore possibile. In parole povere, si ottiene lo stesso risultato con una suola molto più sottile e leggera, senza sacrificare la performance. Partendo da questo concetto di “Layer of Performance”, abbiamo rivolto lo sguardo a una delle nostre tecnologie più importanti: Vibram Litebase Technology. Ci siamo chiesti: perché non rendere questo strato ancora più sottile? Ecco quindi una tecnologia specifica per il mondo outdoor: un costampaggio con tessuto best in class. Si tratta della tecnologia Litebase che rende il prodotto estremamente sottile e leggero, unita al Compound Megagrip che garantisce grip e durabilità. La performance è assicurata al 100%, ma la suola è il 30% più leggera e il 50% più sottile. Abbiamo poi applicato la stessa tecnologia al concetto di Wrap Sole. In alcune edizioni precedenti avevamo già presentato questo nuovo concetto: una suola non sbavata che viene wrappata sulla tomaia. Questo elimina la necessità di rifilatura, creando un prodotto con un’estetica particolare che offre anche protezione laterale alla scarpa e riduce gli scarti. In pratica, creiamo un prodotto 100% Vibram che può essere applicato direttamente alla scarpa. Qui introduciamo il concetto di Vibram Sole System, ossia una all-in-one- solution, composto da intersuola e battistrada”.
Come avete sviluppato questo concetto di Layer of performance esattamente?
“Abbiamo poi sviluppato questo concetto di “Layer of performance” in chiave minimalista. Con il lancio di FiveFingers, siamo stati i primi a introdurre il concetto di barefooting. Abbiamo riportato questo concetto nelle suole, declinando i nostri tre prodotti One Quarter, Furoshiki e FiveFingers anche per il mondo B2B e delle suole. Nel One Quarter, in particolare, utilizziamo un costampaggio con un compound ancora più leggero, chiamato Vibram Gumlite, una mescola morbida e leggera”.
Possiamo considerarlo un trend?
“Certamente, è un trend innegabile. Diversi brand propongono ancora la classica sneaker, con un design chunky ma leggero. Allo stesso tempo, però, gli stessi brand stanno esplorando il concetto di barefooting, come si è visto con Balenciaga. Non si tratta di due tendenze in contrapposizione, ma piuttosto di alternative che coesistono. Il barefooting offre un’alternativa interessante che incuriosisce e ispira”.
La sostenibilità non è solo un trend passeggero, ma una necessità impellente. Per voi, che ruolo gioca nel vostro modello di business?
“La sostenibilità è un tema da sempre caldo per noi. Per quanto riguarda il concetto di “wrap”, come abbiamo detto, si tratta di evitare di sbavare la suola, riducendo al minimo gli sprechi. In generale, la sostenibilità è un impegno che permea tutti i nostri processi. Sviluppiamo mescole sostenibili: a catalogo abbiamo suole in mescola Ecostep Natural, realizzata con oltre il 90% di ingredienti naturali, pur mantenendo lo standard di qualità, aderenza e performance che contraddistingue Vibram, e la storica Ecostep Recycle. Inoltre, abbiamo sviluppato midsole in Eva organica: offriamo al consumatore finale un prodotto 100% naturale. La ricerca e lo sviluppo in questo campo sono continui: sempre nella scorsa edizione, abbiamo presentato Morflex Natural, un altro prodotto con una composizione diversa, ma sempre naturale. Portiamo avanti anche progetti di comunicazione legati alla sostenibilità, come quello della riparazione”.
La riparazione è un tema caldo nel mondo della moda. Voi avete una proposta innovativa in questo campo? Ci racconti di più?
“Vibram è da sempre presente nel mondo della riparazione. La figura del calzolaio si sta evolvendo e il trend del second hand e della riparazione è in forte crescita. Nel 2020 abbiamo deciso di dare maggiore visibilità a questo impegno, con il progetto “Repair if you care”. Il claim è semplice: se tieni all’ambiente, alla tua passione e alle tue scarpe, riparale e dai loro una seconda vita. La campagna di comunicazione non si limita alla riparazione in sé, ma ha un respiro più ampio. Si tratta di educare il consumatore a non buttare via e a riutilizzare, in tutti gli ambiti. Nel mondo lifestyle, nel running e trail running la riparazione è molto diffusa. Le tomaie e le midsole di queste scarpe possono durare a lungo, anche dopo molti chilometri di corsa. Inoltre con il nostro Vibram Innovation Lab, un laboratorio itinerante, siamo presenti ai più importanti eventi sportivi. Dal 2020, portiamo avanti questo messaggio con entusiasmo. Inizialmente come campagna di comunicazione, poi con eventi dedicati al mondo sneaker per coinvolgere un target più giovane. Mostriamo come le scarpe possono essere riparate, personalizzate e dare vita a nuovi stili”.
Avete già realizzato collaborazioni importanti, quali?
“Con Clarks, per esempio, abbiamo realizzato progetti davvero interessanti. Abbiamo inoltre partecipato a Sneakerness ad Amsterdam e Parigi, uno degli eventi più celebri dedicati alla community di Sneakerhead. Tutti progetti incentrati sul riutilizzo, in linea con la nostra filosofia. Dal giugno 2023 collaboriamo con diversi brand e la cosa che ci ha maggiormente stupito è il loro entusiasmo nell’aderire al progetto. Vibram è riconosciuta per la sua grande conoscenza e heritage nel settore, oltre che per la sua capillare e preparata rete di calzolai”.
La vostra rete di calzolai rappresenta un servizio davvero unico nel suo genere. Come si differenzia dalle alternative presenti sul mercato?
“Con la campagna “Repair if you care” siamo passati dal B2B al B2C, intercettando direttamente il consumatore finale con un messaggio chiaro: “Ripara”. Avevamo già una rete di calzolai, che stiamo ulteriormente sviluppando e formando. I calzolai hanno capito che ampliare le loro competenze e la varietà di suole disponibili, specializzandosi in diversi segmenti, permette loro di diventare dei veri consulenti. La maggior parte di loro ha visto un aumento del proprio business semplicemente differenziando la propria offerta. Vibram, che aveva già anticipato questo trend, ha sviluppato delle suole “open”, non esclusive ma accessibili a tutti, specifiche per ogni settore. Da quest’anno, stiamo sviluppando anche un servizio di risuolatura per gli scarponi da alpinismo. Inoltre, in collaborazione con il brand spagnolo di trail running NNormal®, abbiamo avviato il programma Repair if you care anche con i brand di calzature. Per il 2024, abbiamo in programma collaborazioni con altri brand molto interessanti, che spaziano dalla mountain bike a concetti più lifestyle. Inoltre, eravamo presenti ad un brand running insieme alla catena Sportler, in occasione dell’inaugurazione di un hub dedicato al riciclo. Per noi è un’importante opportunità per dialogare sia con la forza vendita delle catene che con il consumatore finale. Confidiamo che le collaborazioni con i brand ci diano ancora maggiore visibilità, perché ognuno di loro parlerà alla propria community. C’è un’ampia apertura da parte dei brand, che in questo modo rispondono a un’esigenza del consumatore. Noi offriamo loro la soluzione”.
Come state rendendo accessibile al consumatore finale la vostra rete di calzolai? Avete in mente di creare una piattaforma online o un’app dedicata?
“Le informazioni sono facilmente reperibili sul nostro sito nella sezione Cobbler Locator”.
In che modo la vostra attenzione alla sostenibilità influenza la vostra filosofia?
“La sostenibilità è un valore fondamentale per Vibram, e lo dimostriamo con una serie di iniziative concrete. La prima Ecostep Recycle è nata nel 1994, ben prima che la sostenibilità diventasse un tema di tendenza. Questo dimostra che l’azienda ha a cuore questo tema da sempre. Non vogliamo fare greenwashing, e sappiamo che non è possibile essere green al 100%. Tuttavia, ci impegniamo a fare il massimo per ridurre il nostro impatto ambientale”

www.vibram.com