Vietnam: crescita record nei consumi di lusso nel Sud-Est asiatico

Trattandosi di una nazione dalle dimensioni ridotte, con meno di 332 mila chilometri quadrati di superficie e poco più di 98 milioni di abitanti, il Vietnam non risulta in grado di competere con alcuni tra i maggiori mercati del Far East come la Cina, il Giappone o l’emergente Corea del Sud, ma con un adeguato numero di investimenti potrebbe comunque generare una fetta consistente di entrate per le aziende dell’alto di gamma. Secondo le previsioni pubblicate dal Vietnam Plus ed elaborate del portale statistico per i dati di mercato Statista, nel 2023 i ricavi nel mercato vietnamita dei beni di lusso ammonteranno a 957,2 milioni di dollari e cresceranno annualmente del 3,23% nel periodo 2023-2028. Sull’onda di queste prospettive, molti marchi come Dior, Louis Vuitton, Tiffany & Co., Berluti, Santoni e Gianvito Rossi, vedendo in quest’area – insieme a Singapore e alla Thailandia – uno dei mercati più importanti per il settore lusso, iniziano a investire in Vietnam attraverso partner locali collaudati. Della popolazione di 97 milioni di persone fa parte una classe media stimata dai 33 milioni (secondo i dati di Boston Consulting Group) ai 44 milioni (dati Nielsen), più che raddoppiata rispetto ai 15 milioni valutati nel 2016. È questa classe media che guiderà una rapida evoluzione nei consumi. I dati dell’Ufficio statistico generale vietnamita mostrano che, negli ultimi quattro mesi, il consumo interno del Vietnam ha registrato una ripresa graduale, come dimostrano le entrate totali derivanti dalle vendite al dettaglio di beni e servizi, che hanno avuto un aumento del 26,7% rispetto allo stesso periodo del 2019, l’anno antecedente alla parentesi pandemica.

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