Prof. William Wise: “Fondamentale confrontarsi con TFL Group”

Il professor William Wise, docente dell’Università di Northampton e presidente dell’Associazione chimica conciaria inglese, racconta la realtà dell’ateneo britannico e la collaborazione con la TFL che ritiene molto formativa per la crescita degli studenti

La delegazione dell’università inglese di Northampton, che ha svolto una settimana di stage alla TFL di Montebello Vicentino, è stata guidata dal professor William Wise, giunto nel distretto veneto della pelle assieme ad un collega dello stesso ateneo, il prof. Marc Gummer. Oltre al suo ruolo di docente Wise ricopre anche la carica di presidente dell’Associazione chimica conciaria inglese, corrispondente all’Associazione italiana dei chimici del cuoio (AICC), che opera nel nostro Paese.

“L’università di Northampton – spiega il professor Wise – è una delle poche a livello europeo che può contare su una sezione specifica del settore conciario. Normalmente abbiamo sempre avuto una sessantina di iscritti, distribuiti in tre classi formate da 20 studenti, che frequentano due anni accademici e poi un terzo, rappresentato dal Master. Dopo la Brexit e il Covid le iscrizioni sono calate, quindi valuteremo in base agli iscritti come procedere negli anni futuri”.

Fondamentale per la crescita professionale degli universitari britannici questo stage nell’azienda vicentina, che a rotazione vede alternarsi gli iscritti. “Per noi la valenza di confrontarci sul territorio italiano, in particolare in uno dei distretti conciari più sviluppati e importanti al mondo, è molto importante, siamo in un territorio unico al mondo per il livello e la concentrazione di aziende chimiche, conciarie e tecnologia, tecnici e addetti. Arrivare qui significa conoscere varie realtà industriali che operano anche a livello internazionale ed esportano in tutto il mondo. Per noi si tratta di un arricchimento importante, per questo siamo grati a TFL con la quale portiamo avanti questa collaborazione da decenni”.

Wise ci conferma che una parte di laureati di Northampton vengono a lavorare in aziende italiane, oltre che in altri Paesi, e che lo stesso ateneo ospita da anni studenti non britannici che dopo aver ottenuto il titolo di studio tornano nei propri centri di residenza, con un posto di lavoro sicuro. Un “doppio binario” che testimonia la validità del percorso universitario. “Io sono l’insegnante – si schernisce il professor Wise – faccio il mio lavoro. Oltre che un ricercatore sono un educatore, quindi è fondamentale che vengano trasferite queste conoscenze ai ragazzi e che siano il più aperte possibili. Quando ci confrontiamo con industrie e gruppi internazionali di prestigio, è il caso della TFL, viene trasferito un bagaglio di tecnologia, saper fare e stile: un insieme di conoscenze aperte, dove vengono spiegati i vari processi, che è poi quello che serve agli studenti da portarsi a casa e fare proprio”.

Per restare sempre aggiornati sulle normative del settore in continua evoluzione, è fondamentale la carica che ricopre come presidente dell’Associazione chimica conciaria inglese che, spiega William Wise “vanta tra i vari ruoli, quello di trasmettere la conoscenza della tecnologia conciaria e di farsi promotore anche per quanto riguarda tutte le norme in materia. In particolare risulta determinante il recepimento e la divulgazione delle nuove direttive a livello internazionale, che attiviamo in partnership con lo IULTCS, associazione europea e mondiale del comparto: ovviamente non ci occupiamo delle regolamentazioni in sé, il nostro compito è di supporto alle concerie. Quando emerge una nuova regolamentazione, in virtù della nostra esperienza nel settore chimico ma soprattutto per il fatto che una buona parte dei soci di questa associazione sono all’interno della università, abbiamo le competenze per commentare e per spiegare ai conciatori che cosa significa l’impatto di una determinata normativa”.

Determinante è la stretta partnership tra le due realtà. “Quello che è l’analisi e la regolamentazione relativa – conclude il docente inglese – di fatto non viene gestita dall’associazione ma dall’università stessa, che vanta una struttura per fare le analisi e per gestire questo tipo di richieste. Ci sono diversi modi in cui si può agire: in alcuni casi la ricerca legata alle regolamentazioni viene sviluppata all’interno del nostro ateneo, ma ci sono altre situazioni, come il Cromo (VI) in cui noi abbiamo proceduto con le analisi, analizzato il metodo di test e verificato la validità. In diverse situazioni si va anche vedere cosa dice la legge, magari discutendola, aprendo dunque un dibattito. In ulteriori situazioni, come nel caso dei bisfenoli, si chiede l’aiuto alle aziende chimiche: ad esempio se viene vietata una particolare sostanza si arriva a determinare cosa si può fare per rimpiazzarla e scegliere una soluzione per risolvere un eventuale problema”.

www.tfl.com

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Il Professor William Wise, in centro tra gli studenti, tiene lezione presso la sede TFL di Montebello Vicentino

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